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Covid 19

Coronavirus, il bollettino del 7 novembre: 5.822 nuovi casi e 26 decessi

Il Ministero della Salute, nella giornata di oggi, domenica 7 novembre, ha comunicato i numeri dell’epidemia da coronavirus in Italia tramite bollettino.

(Ministero della Salute)

Appena aggiornato lo stato dell’epidemia da coronavirus diffusasi nel nostro Paese. Secondo i dati contenuti all’interno del bollettino odierno del Ministero della Salute, i casi di contagio dall’inizio dell’emergenza risultano essere 4.808.047 ossia 5.822 unità in più rispetto a ieri. Sale anche il dato relativo ai soggetti attualmente positivi ad oggi 96.987 (+3.294), così come quello dei pazienti ricoverati nei reparti di terapia intensiva che ammonta a 398 (+6). I guariti sono 4.578.669 con un incremento di 2.502 unità rispetto alla giornata di ieri. Purtroppo, si aggrava ancora il bilancio delle vittime in Italia con 26 morti registrati nelle ultime 24 ore che hanno portato il totale a 132.391.

La Regione Friuli Venezia Giulia, si legge nelle note, ha comunicato che, a causa di un ritardo di aggiornamento del sistema informativo, i tamponi eseguiti presso laboratori pubblici sono aggiornati alle ore 15 di ieri. La Sicilia specifica che i decessi comunicati in data odierna sono da attribuire ai giorni scorsi.

Coronavirus, bollettino: i numeri in Italia nella giornata di sabato 6 novembre

Stando al bollettino diramato ieri dal Ministero della Salute, il dato delle persone risultate positive al virus dall’inizio dell’emergenza era aumentato a 4.802.225.

(Getty Images)

In aumento i soggetti attualmente positivi che erano pari a 93.693. Diminuivano i ricoveri in terapia intensiva pari a 392 pazienti. Il dato dei guariti giungeva a 4.576.167 mentre quello dei decessi a 132.365 unità.

PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —> Bollettino del 6 novembre: i dati della pandemia di oggi in Italia

Coronavirus, bollettino: i numeri del Covid-19 in Italia nella giornata di venerdì 5 novembre

Stando all’aggiornamento sull’epidemia di venerdì, i casi di contagio salivano a 4.795.465. In crescita anche i soggetti attualmente positivi che ammontavano a 90.356, così come i pazienti ricoverati in terapia intensiva che risultavano essere 395. Le persone guarite dall’inizio dell’emergenza erano 4.572.775. Purtroppo il bilancio totale delle vittime in Italia saliva a 132.334.

PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —> Covid-19, il bollettino del 5 novembre: 6.764 nuovi casi di contagio e 51 vittime

Vaccini, a dicembre potrebbe partire campagna per i bambini: le parole del Ministro Speranza

La copertura vaccinale per i bambini sarebbe il prossimo obiettivo del Governo per cercare di arginare la pandemia. Una circostanza più volte rappresentata ma che a breve potrebbe realizzarsi. A parlarne, riporta il Sole 24 Ore, il Ministro della Salute Roberto Speranza. Le vaccinazioni per i bambini tra i 5 e gli 11 anni potrebbero partire già il prossimo mese, ha affermato, non appena l’Ema e l’Aifa avranno fornito il proprio parere. Qualora ciò dovesse avvenire, si sottolinea come il bacino di utenza riguarderebbe ben 3,2 milioni di bambini. L’obbiettivo è quello di raggiungere ad immunizzare almeno la metà di loro.

Non sono mancate considerazioni sulla terza dose di vaccino. Nei giorni scorsi ha sottolineato i prosperi risultati raggiunti, ma a breve si chiederà alla comunità scientifica di ampliare la somministrazione al maggior numero di persone possibili.

Cts, lockdown per non vaccinati: l’ipotesi di Abrignani

Sergio Abrignani, noto immunologo e membro del Comitato Tecnico Scientifico, si sarebbe espresso sull’attuale quadro epidemiologico e sulla possibilità di un lockdown solo per non vaccinati ricalcando il modello austriaco. “Qualsiasi decisione che porti a una riduzione del pericolo sarebbe da assumere” queste, riporta Open, le parole di Sergio Abrignani alla domanda di un possibile restate a casa per chi ha deciso di non sottoporsi a vaccinazione.

Il noto immunologo ha proseguito affermando che si tratterebbe di una scelta radicale, ma al contempo di fondamentale importanza. Il fulcro della questione, a suo avviso, sarebbe quello di comprendere che chi si vaccina lo fa per scongiurare il contagio ed il Green Pass sarebbe lo strumento che garantisce che ciò avvenga.

Abrignani ha detto altresì che la popolazione deve essere conscia del fatto che la pandemia non è finita, così come non lo è il rischio di tornare a nuove restrizioni. A suo dire sarebbe improbabile ma non impossibile, sta di fatto che se la campagna vaccinale proseguirà sarà sempre meno concreta come ipotesi. Non sono mancate considerazioni su chi ancora non ha voluto immunizzarsi: “Su 7 milioni di esitanti, almeno 5 sono dubbiosi o paurosi – riporta Open- che possono essere coinvolti con una campagna focalizzata di comunicazione. Un milione invece dimostra sul web e in piazza di avere delle certezze deliranti con cui è difficile interagire”.


Parole forti le sue che prendono le mosse anche da quanto avvenuto a Trieste dove – a seguito delle manifestazioni- sarebbe scoppiato un focolaio.

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