Il Ministero della Salute, nella giornata di oggi martedì 9 novembre, ha comunicato i numeri dell’epidemia da coronavirus in Italia tramite bollettino.
Aggiornato lo stato dell’epidemia da coronavirus diffusasi in Italia da quasi due anni. Secondo il bollettino odierno del Ministero della Salute, i casi di contagio dall’inizio dell’emergenza salgono a 4.818.705 con un incremento di 6.032 unità rispetto a ieri. In crescita anche il numero dei soggetti attualmente positivi che ammonta a 100.205 (+1.430), così come quello relativo ai pazienti ricoverati in terapia intensiva: 421 in totale e 6 in più di ieri. I guariti complessivi sono 4.586.009, ossia 4.613 in più rispetto alla giornata di ieri. Purtroppo si aggrava ancora il bilancio delle vittime con 68 morti registrati nelle ultime 24 ore che hanno portato il totale a 132.491.
La Regione Emilia Romagna, si legge nelle note, ha eliminato dal totale dei positivi 2 casi, positivi a test antigenico ma non confermati da tampone molecolare. Anche il Friuli Venezia Giulia ha sottratto 4 casi a seguito di 1 test antigenico non confermato dal successivo tampone molecolare e a seguito di 3 test positivi rimossi dopo revisione dei casi. La Campania specifica che 8 decessi registrati oggi sono relativi ai giorni scorsi. La Liguria comunica che in data odierna è avvenuto il recupero dei dati non trasmessi nella scorsa settimana. Infine, la Regione Sicilia segnala che i decessi riportati oggi sono avvenuti nei giorni scorsi.
Stando all’aggiornamento sull’epidemia di ieri, i casi di contagio complessivi erano saliti a 4.812.594.
Continuavano a salire anche i soggetti attualmente positivi che ammontavano ad oggi a 98.775, così come i ricoveri in terapia intensiva: 415 in totale. Le persone guarite dall’inizio dell’emergenza erano 4.581.396, mentre il bilancio dei decessi nel nostro Paese saliva a 132.423.
PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —> Covid-19, il bollettino dell’8 novembre: 4.197 nuovi casi e 38 morti
Secondo il bollettino del Ministero della Salute di domenica, i casi di contagio dall’inizio dell’emergenza risultavano essere 4.808.047. Saliva anche il dato relativo ai soggetti attualmente positivi pari a 96.987, così come quello dei pazienti ricoverati nei reparti di terapia intensiva che ammontavano a 398. I guariti erano 4.578.669. Purtroppo, si aggravava ancora il bilancio delle vittime in Italia il cui totale raggiungeva le 132.391 unità.
PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —> Coronavirus, il bollettino del 7 novembre: 5.822 nuovi casi e 26 decessi
La variante Delta starebbe facendo aumentare vertiginosamente i contagi tra i più piccoli. Questo quanto starebbe accadendo in Russia, riporta la redazione di Rai News. Il Paese di Vladimir Putin in questo momento sarebbe tra i più colpiti dal virus, i dati parlano chiaro. I decessi sono esponenzialmente aumentati, si parla di oltre mille vittime al giorno.
Purtroppo, come se ciò non bastasse, un’altra circostanza starebbe iniziando a destare non pochi timori. A causa della variante Delta, infatti, ossia da metà della scorsa estate le infezioni sarebbero aumentate tra i bambini, anche neonati. Sarebbero loro ad infettarsi ben 10 volte di più di quanto avveniva prima che questo ceppo divenisse dominante. Così facendo, inoltre, diverrebbero un grande veicolo di diffusione del virus.
Anche l’Ucraina si troverebbe nella medesima condizione della vicina Russia. I decessi giornalieri aumentano, come anche i casi di contagio. Purtroppo l’Europa, fatti salvi casi isolati come quelli di Italia, Spagna e Portogallo, sarebbe stretta nella morsa del Covid. Una quarta ondata devastante, quella che si sta registrando, che purtroppo sembra lontana dal voler allentare la presa.
In Germania il quadro epidemiologico è devastante. L’incidenza dei casi continua a salire attestandosi a 154,5 riporta Quotidiano.net. La Cancelliera Angela Merkel sarebbe altamente in tensione e farà tutto quanto è in suo possesso per cercare di limitare i danni.
A riferirlo il portavoce Steffen Seibert il quale ha spiegato come a crescere siano anche i ricoveri in terapia intensiva. Una logica conseguenza, ha proseguito, di una scopertura vaccinale. Questi tragici numeri, infatti, si registrerebbero maggiormente dove la popolazione ha meno aderito alla campagna. In alcune regioni, infatti, l’indice di ospedalizzazione sarebbe arrivato a 13,9 pazienti ogni 100mila abitanti. Berlino corre, dunque, ai ripari e reintroduce l’obbligo di mascherina all’interno delle classi di scuola elementare. Anche se per i bambini può rappresentare un peso, per le istituzioni sarebbe una scelta praticamente obbligata. Non solo, i test che dovranno essere eseguiti settimanalmente salgono a 3.
La scorsa settimana, invece, erano solo 2. Misure, dunque, rigide ma che si inseriscono in quadro divenuto critico dove quotidianamente si registrano record tutti negativi dai casi di contagio a quelli che giungono dagli ospedali. Il sistema sanitario sarebbe tornato in affanno.
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