Secondo un’indiscrezione del Il Sole 24 Ore, Dazn sarebbe in procinito di cancellare la concurrency, ossia la possibilità di utilizzare un abbonamento con due utenze.
Novità per tutti gli abbonati Dazn. La piattaforma avrebbe deciso di eliminare la cosiddetta concurrency, ossia la possibilità di usufruire dello stesso abbonamento con due utenze. Tale decisione, che non è ancora stata confermata da Dazn, sarebbe stata presa per contrastare la pirateria: così facendo, difatti, si andrebbe a contrastare l’utilizzo fraudolento degli accessi.
Dazn, presto una novità per gli utenti: stop alla doppia utenza per gli abbonamenti
A breve potrebbe arrivare un sostanziale cambiamento per tutti gli abbonati a Dazn, la piattaforma digitale che trasmette contenuti in diretta e on demand, tra cui le gare della Serie A.
Secondo un’indiscrezione della redazione de Il Sole 24 Ore, Dazn starebbe valutando la cancellazione della concurrency, ovvero la possibilità di poter utilizzare uno stesso abbonamento per la visione dei contenuti con due device differenti e lontani uno dall’altro.
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La decisione dovrebbe essere operativa già da metà del mese prossimo, tanto che Dazn sarebbe in procinto di inviare le comunicazioni in merito ai propri utenti. La possibilità di utilizzare con due utenze in ambito familiare il medesimo abbonamento è prevista all’interno del punto 8.3 delle condizioni di utilizzo del contratto, circostanza per cui gli abbonati avranno la possibilità di esercitare il diritto di recesso entro 30 giorni.
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La scelta, non ancora confermata dalla stessa piattaforma, sarebbe stata presa per contrastare la pirateria. Dazn, che detiene i diritti televisivi della Serie A in partnership con Timvision per il triennio 2021-24, riporta Il Sole 24 Ore, vorrebbe arrestare il fenomeno dell’accesso fraudolento alla propria piattaforma in modo da non far ridurre il valore dei diritti nell’interesse anche delle squadre di Serie A e della Lega.
Stando ai dati, riferiscono i colleghi del quotidiano economico-finanziario, difatti, Dazn avrebbe riscontrato un 20% di media di utilizzi fraudolenti della condivisione dell’abbonamento su due utenze.