Almeno 5000 cani beagle in gabbia e altri 360 cuccioli della stessa razza trovati morti. L’indagine PETA rivela l’orrore negli Stati Uniti.
BREAKING: The screams from the puppy with a needle in their head will haunt you.
PETA’s new undercover investigation exposes an Envigo dog factory farm where around 5,000 beagle dogs and puppies are bred and raised for laboratory experiments—we found more than 350 puppies dead. pic.twitter.com/5Y4ln3clCg
— PETA (@peta) November 9, 2021
Almeno 5000 cani beagle rinchiusi in gabbia e altri 360 cuccioli della stessa razza trovati morti. A riferirlo è la People for the Ethical Treatment of Animals, l’organizzazione no-profit statunitense con sede a Norfolk, in Virginia, a sostegno della difesa dei diritti degli animali. La notizia trova conferma anche nel notiziario The Sun, la cui fonte specifica che “quasi 400 beagle sono stati allevati per essere usati come cavie per esperimenti.” L’indagine PETA è chiara e rivela l’orrore negli Stati Uniti.
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Brutalità senza precedenti: iniezioni letali su cuccioli coscienti
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Stando a quanto si apprende dal rapporto ufficiale, un enorme allevamento di cuccioli nel Vermont è stato ucciso durante “una serie di test disgustosi”, precisa The Sun, la cui fonte parla di cagnolini morti secondo tecniche e metodologie crudeli. I primi a fare l’agghiacciante scoperta sono stati i funzionari del Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti (USDA) a seguito di un’ispezione sotto copertura presso la struttura di Cumberland, di proprietà di Envigo, che fornisce beagle ai laboratori di tutto il mondo per scopi esclusivamente sperimentali.
Il luogo dell’orrore con sede in Virginia, nella contea di Cumberland, ha permesso per oltre 50 anni l’allevamento e il traffico di cani destinati alle sperimentazioni da laboratorio. Chiusi dietro le sbarre senza letti né mezzi per sgranchirsi le zampe; gli animali visibili nei filmati scioccanti, condivisi e resi pubblici dall’associazione USDA, sono immersi in un frastuono assordante e in condizioni deplorevoli. Le gabbie sono troppo anguste e non hanno spazio per i nuovi arrivati: molti nascituri muoiono spesso schiacciati dal peso delle loro stesse madri. La loro disperazione sotto forma di abbai hanno raggiunto più di 117 decibel. I metodi utilizzati dai carnefici sono di una brutalità senza precedenti: l’organizzazione parla di iniezioni letali su cuccioli pienamente coscienti.
Di fronte a questo quadro inquietante, la PETA dichiara la situazione inaccettabile e invita i governi ad accogliere il suo Accordo sulla Modernizzazione della Ricerca (Research Modernisation Deal) per porre fine a queste tanto inutili quanto disumane pratiche.
Fonte The Sun