Lo storico telecronista Giampiero Galeazzi si è spento all’età di 75 anni gettando nel dolore più grande la sua famiglia e tutto il mondo del giornalismo.
Telecronista indimenticabile, conduttore e giornalista. Giampiero Galeazzi si è spento questa mattina, lasciando un vuoto incolmabile nel cuore dei suoi cari e di tutto il mondo del giornalismo. Nato 75 anni fa, a Roma, con la sua voce profonda ha narrato imprese sportive immemori.
Noto come “Bisteccone”, per via della sua stazza imponente, era legato alla moglie Laura al fianco della quale ha dato alla luce i figli Gianluca e Susanna.
Entrambi hanno seguito le orme del padre affermandosi nel mondo del giornalismo. Il primogenito lavora nella redazione di La 7, mentre la seconda figlia è diventata un noto volto del Tg5 e di SkyTg24.
Giampiero Galeazzi si è spento: le cause della sua morte
Laureato in economia, Galeazzi aveva alle spalle un passato come canottiere tanto che nel 1967 aveva vinto il campionato italiano del singolo.
Di seguito si era poi affermato nel mondo del giornalismo sportivo entrando in Rai: dalla radio era passato alla tv dove si era distinto per le sue indimenticabili telecronache legate a competizioni del calibro delle Olimpiadi. Immemore quella inerente alla medaglia d’oro dei fratelli Abbagnale, tenutasi a Seulo nel 1988.
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Lo storico giornalista si è spento questa mattina a causa di una malattia che lo aveva colpito da tempo. Ritiratosi dalla scene nel 2018 era stato ospite a “Domenica In” in sedia a rotelle, ma nonostante questo aveva raccontato di essere riconoscente alla vita e a tutto quello che gli aveva dato.
Nel tempo si era pentito di essersi mostrato così davanti a riflettori in quanto aveva attratto commenti molto tristi in merito alla sua condizione, ma lui si sentiva comunque vivo. Da allora non era più apparso negli studi televisivi.
Se si pensava agli inizi che soffrisse di Parkinson, in realtà in questi anni ha dovuto combattere con una grave forma di diabete.
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Dagli sbalzi di pressione, al gonfiore alle gambe, alle mani tremanti, all’aumento di peso, diversi i pesanti effetti della patologia insidiosa che lo aveva colpito portandolo a spegnersi oggi. Il prossimo maggio avrebbe compiuto 76 anni.