Il Ministero della Salute, nella giornata di oggi domenica 14 novembre, ha comunicato i numeri dell’epidemia da coronavirus in Italia tramite bollettino.
Pubblicato, come di consueto, il bollettino quotidiano sull’epidemia da coronavirus diffusasi in Italia. Stando all’aggiornamento di oggi, i casi di contagio sono saliti a 4.860.061 con un incremento rispetto a ieri di 7.569 unità. Sale anche il numero di soggetti attualmente positivi che ad oggi ammonta a 119.230 (+4.118), così come quello dei pazienti ricoverati in terapia intensiva: 458 in totale e 5 in più di ieri. Le persone guarite dall’inizio dell’emergenza sono 4.608.056, ossia 3.411 in più rispetto a ieri. Purtroppo, si aggrava ancora il bilancio delle vittime in Italia con 36 morti registrati nelle ultime 24 ore che hanno portato il totale a 132.775.
La Regione Emilia Romagna, si legge nelle note, ha eliminato dal totale dei positivi 1 caso, positivo a test antigenico ma non confermato da tampone molecolare. Anche il Friuli Venezia Giulia ha sottratto 3 casi a seguito di 2 test antigenici non confermati dal successivo tampone molecolare e di un test positivo rimosso dopo revisione del caso. La Campania comunica che 1 decesso registrato oggi risale ai giorni scorsi. Infine, la Regione Sicilia segnala che i decessi comunicati oggi sono avvenuti nei giorni scorsi
Coronavirus, bollettino: i numeri in Italia nella giornata di sabato 13 novembre
Stando al bollettino diramato nel pomeriggio di ieri, il dato delle persone risultate positive al virus dall’inizio dell’emergenza era aumentato a 4.852.496. In salita anche i soggetti attualmente positivi che erano pari a 115.112. Crescevano anche i ricoveri in terapia intensiva che ieri contavano 453 pazienti. Il dato dei guariti giungeva a 4.604.645 mentre il totale delle vittime saliva a 132.739.
PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —> Bollettino del 13 novembre: i dati della pandemia di oggi in Italia
Coronavirus, bollettino: i numeri del Covid-19 in Italia nella giornata di venerdì 12 novembre
Secondo l’aggiornamento di venerdì, i casi di contagio dall’inizio dell’emergenza erano saliti a 4.843.957. In crescita anche i soggetti attualmente positivi che risultavano essere 110.659. Tornavano a salire i ricoveri in terapia intensiva: 445 in totale. I guariti complessivi erano 4.600.612, mentre il bilancio delle vittime totale saliva a 132.686.
PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —> Covid-19, il bollettino del 12 novembre: 8.516 nuovi casi di contagio e 68 vittime
Covid, timore quarta ondata in Italia: cosa sta accadendo
Consultando quotidianamente il bollettino divulgato dal Ministero della Salute, appare assai evidente che il quadro epidemiologico italiano abbia subito un netto peggioramento. I casi di contagio continuano ad aumentare, eppure in Europa il Bel Paese rappresenterebbe uno dei pochissimi a riuscire a tenere comunque negli argini il virus. A ribadirlo, riporta Sky Tg24, il Ministro della Salute tedesco Jens Spahn il quale ha indicato l’Italia come esempio da seguire per la gestione del Covid. Dallo scorso lunedì a ieri, sabato 13 novembre, i nuovi contagi si sono attestati oltre i 43mila ed i decessi, in soli 7 giorni ben 384. Sarebbe stato giovedì il giorno in cui il Ministero avrebbe rilevato un picco di positivi che hanno superato quota 8.500. Ma l’ultimo monitoraggio dell’Iss era ben chiaro: ad essere aumentati indice di trasmissibilità Rt, casi si contagio e tassi di occupazione delle terapie intensive.
In linea di massima, le Regioni starebbero mantenendo quasi tutte lo stesso andamento collocandosi in rischio moderato. Unica eccezione la rappresenta la Calabria, a rischio basso. Il Friuli Venezia Giulia è invece a rischio alto.
Attualmente sarebbe il Green Pass l’unica chiave ritenuta utile per contrastare il diffondersi del virus e porre un freno ai contagi. Un mezzo apprezzato da molti paesi europei che stanno iniziando a prendere provvedimenti che ricalcano quelli italiani.
Efficacia vaccini, lo studio dell’Iss conferma copertura in calo dopo 6 mesi
Dopo sei mesi dal completamento del ciclo vaccinale la protezione del vaccino scenderebbe sotto il 50%. Questo, riporta Rai News, quanto rilevato dall’Istituto Superiore di Sanità. Si sarebbe notata, quindi, una drastica riduzione dell’efficacia. Il dato è emerso all’interno del consueto report settimanale.
In calo dopo 6 mesi, anche la protezione contro manifestazioni gravi della malattia. L’Iss avrebbe osservato come per i vaccinati con ciclo completo la copertura sarebbe del 92%, mentre dopo 6 mesi scenderebbe all’82%. All’interno del monitoraggio si leggerebbe anche in ordine ai ricoveri che i non vaccinati sarebbero 7 volte superiori a chi si è immunizzato da meno di sei mesi, mentre solo di 6 per chi già sono trascorsi 6 mesi.
La svolta potrebbe essere rappresentata solo dalla terza dose che ad avviso di alcuni immunologi rappresenterebbe il numero di un ciclo completo in grado di stabilizzare la memoria immunologica.