Matteo Renzi affronta a viso aperto il Pd: dopo le numerose critiche ricevute ed i duri attacchi, il leader di Italia Viva ha voluto mettere alcune cose in chiaro.
Matteo Renzi, ex numero uno del Pd, con quella che è stata la sua casa politica per anni pare non voglia più averci a che fare. Ormai tra lui ed i dem non esiste più alcun filo di connessione. E questo lo dimostrano non le continue frecciate che vicendevolmente gli uni lanciano agli altri. Renzi ospite della trasmissione “Otto e mezzo” su La7, non si è trattenuto ed ha sparato senza remore sul Pd non risparmiando alcun tipo di pensiero.
“Il Pd – riporta La Stampa – è il partito del bla bla bla che gioca a provare a dividere le persone che ha accanto e sacrifica il vero disegno strategico. Lo si è visto con il Ddl Zan”. Queste le parole di Matteo Renzi, ospite della trasmissione “Otto e mezzo” in onda su La7.
Chi l’avrebbe mai detto che un giorno, una delle personalità più di spicco del Pd, si sarebbe apertamente poi schierata contro il proprio partito? Intanto è proprio ciò che è accaduto, perché l’ex segretario dem ha tanto da dire. “Il Pd discute di argomenti e sbandiera la bandierina e poi non porta a casa il risultato. E vengono a darmi lezioni sui diritti civili quelli come Zan che io ho voluto nel parlamento” avrebbe tuonato Renzi stando a quanto riporta La Stampa. Per poi lanciare la stoccata in affondo contro Zan: “Lui sì che se ne intende di passaggi dal Pd alla Lega perché era della Lega e adesso è nel Pd”.
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Non sono mancate considerazioni, poi, sulle elezioni del Presidente della Repubblica. Per il leader di Iv quella del Quirinale sarebbe una questione delicata tanto che il suo invito, sia alla destra che alla sinistra, sarebbe quello di evitare di “piazzare” le proprie “bandierine”. Per la delicatezza della vicenda bisogna creare un clima di consenso per la candidatura. Bisogna usare “intelligenza politica” ha proseguito Renzi perché più si creano spaccature, più il quorum si allontana. “L’ elezione del presidente della Repubblica è una cosa equilibrata, di tattica politica, di equilibrio- ha detto il leader di Iv– non lo eleggi sbattendolo in faccia ad altri ma ascoltando le loro ragioni”.
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E quindi è giusto parlare di un nome solo quando si sarà portato avanti un percorso di dialogo. L’elezione del Presidente della Repubblica è la massima rappresentazione di anti-politica spiccia, bisogna lavorare con chi è un vero politico che non pensa solo a raccogliere consensi, ha chiosato Renzi.
Su Mario Draghi, infine, solo parole di stima. Ad avviso di Matteo Renzi l’attuale Premier farebbe bene ricoprendo qualsiasi carica. Ma al momento parlare di nomi è da evitare e lui si tira fuori da questo meccanismo.
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