Enrico Letta ha lanciato una proposta ben accolta da tutti i suoi omologhi: un patto tra i leader per sostenere il Governo a prescindere dallo schieramento.
Per sostenere il Governo Draghi, tutti i partiti pare abbiano intenzione di deporre le proprie bandiere e fare fronte comune. Una proposta avanzata dal segretario del Pd, Enrico Letta, di buon grado accolta dagli altri schieramenti, compresa la destra.
“Patto dei Leader” destra e sinistra insieme per il bene del Paese
“Rinunciare alla propria bandiera per un risultato condiviso da tutti“, questo l’appello lanciato da Enrico Letta, segretario del Pd, e rivolta a tutti i suoi omologhi. Un’ipotesi concretatasi in realtà – riporta Il Quotidiano di Sicilia– considerato l’assenso espresso da tutti i partiti, ivi compresa la destra. Il “Patto dei leader” è, dunque, lo strumento con cui tutte forze politiche daranno supporto al Governo Draghi.
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Forza Italia non si sarebbe tirata indietro. Silvio Berlusconi come anche Antonio Tajani avrebbero dato il loro consenso. Non da meno la Lega di Matteo Salvini che si è detta pienamente disponibile a collaborare. Neppure Italia Viva si è tirata indietro.
Il Patto nasce dall’esigenza di mandare in porto la Legge di Bilancio. Solo una volta varata si passerà allo step successivo, ossia la questione Quirinale.
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Parole convincenti quelle di Enrico Letta, il quale ha chiesto ai colleghi di scongiurare “un Vietnam parlamentare” per cercare di assumere giuste decisioni che milioni di cittadini attendono con ansia. Si pensi al tema pensioni.
Il Segretario del Pd avrebbe affidato il messaggio ai microfoni de La Stampa avendo lanciato l’idea nel corso di un’intervista, riporta il Qds. Durante le sue riflessioni, Letta si sarebbe concentrato su diversi argomenti tra cui anche il nodo migranti. Una situazione che, a suo avviso, adesso ha necessità di cambiare completamente i suoi contorni. A livello Europeo, ha sostenuto il Dem, bisogna abbandonare quei trattati che impongono l’unanimità e riconoscono ad Orban un diritto di veto. Non solo, Italia, Spagna, Francia e Germania dovrebbero fare un negoziato per attivare una politica di gestione molto più oculata e lungimirante di quella attuale.
Il leader del Pd ha poi nuovamente parlato del Ddl Zan e di quanto accaduto in Senato. Uno spettacolo “volgare e sguaiato” le cui immagini – purtroppo- hanno fatto il giro del mondo.