La nuova decisione di Emmanuel Macron ha segnato la storia dell’Esagono: il dettaglio, però, è passato inosservato.
Sacré bleu, la Francia torna al sacro blu, ma nessuno se ne accorge. Difatti, la sua bandiera ha ancora gli stessi colori – blu, bianco e rosso – ma di fatto il blu non è più lo stesso. Il nuovo colore è in realtà il ritorno del vecchio blu navy, leggera sfumatura che va a sostituire l’alterativa colorcobalto. La notizia bizzarra è che il dettaglio cromatico al drappo tricolore è tuttavia passato inosservato agli occhi della nazione.
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Blu navy: dettaglio di Macron, svista dell’opinione pubblica
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La parte blu delle bandiere che sventolano intorno al Palazzo dell’Eliseo, la residenza ufficiale del Presidente della Repubblica Francese, è stata resa più scura. Il cambio cromatico risale in realtà a luglio dello scorso anno, ma senza annunci pubblici. Pertanto, il cambiamento è passato del tutto inosservato agli occhi dell’opinione pubblica francese. Il dettaglio di sfumatura è in realtà ricco di significato. Nel blu navy della bandiera riecheggia tutta la storia della Francia.
La svolta di tonalità ha innescato un vivace dibattito ai vertici della République. Stando a quanto si apprende dalle fonti ufficiali, alcuni funzionari di Stato hanno giustificato il cambiamento con due principali motivazioni. Oltre a quella più superficiale, legata all’estetica, la nuova sfumatura è il ritorno di un colore iconico dal punto di vista storico e politico per il Paese.
Il nuovo colore, sempre presente nelle divise della Marina Militare, ricorda difatti lo stesso blu della bandiera nazionale fino al 1976. Quell’anno, Valéry Giscard d’Estaing, allora Presidente della Repubblica, decise di schiarirlo. La metamorfosi cromatica del drappo è pertanto un tuffo nel passato. La decisione si ricollega soprattutto a un momento storico di grande rilievo a livello internazionale: la Rivoluzione Francese; data che ha ribaltato il destino del mondo.
La nuova tonalità scelta dal presidente francese Emmanuel Macron non era stata mai comunicata ai media. L’informazione è stata diffusa solo oggi, lunedì 15 novembre, dalla radio Europe 1.