Il Ministero della Salute, nella giornata di oggi martedì 23 novembre, ha comunicato i numeri dell’epidemia da Covid-19 in Italia tramite bollettino.
Diramato, come di consueto, l’aggiornamento contenente i dati dell’epidemia da coronavirus diffusasi nel nostro Paese da quasi due anni. Stando al bollettino di oggi, le persone risultate positive al virus dall’inizio dell’emergenza sono 4.942.135, ossia 10.047 in più rispetto a ieri. Salgono anche i soggetti attualmente positivi che risultano essere 154.510 (+2.996) e i pazienti ricoverati nei reparti di terapia intensiva: 560 in totale e 11 in più di ieri. I guariti complessivi ammontano a 4.654.295 con un incremento rispetto a ieri di 6.965 unità. Nelle ultime 24 ore si sono registrate 83 vittime che hanno portato il bilancio dei morti a 133.330.
La Regione Emilia Romagna, si legge nelle note, ha eliminato 1 caso, positivo a test antigenico ma non confermato da tampone molecolare. Anche il Friuli Venezia Giulia ha sottratto 2 casi a seguito di 1 test antigenico non confermato dal successivo tampone molecolare e a seguito di 1 test positivo rimosso dopo revisione del caso.
La Regione Lazio segnala che 259 dei 1456 casi comunicati in data odierna sono ai giorni scorsi. La Campania comunica che 5 decessi registrati oggi risalgono ad un periodo precedente. La Sardegna specifica che l’incremento odierno dei tamponi antigenici è in parte dovuto al riallineamento dati del fine settimana. Infine, la Regione Sicilia riporta che i decessi comunicati in data odierna sono da attribuirsi ai giorni scorsi.
Covid-19, bollettino: i numeri di lunedì 22 novembre
Stando al bollettino pubblicato nel pomeriggio di ieri, i casi di contagio complessivi salivano a 4.932.091. In crescita anche il numero dei soggetti attualmente positivi che ammontava a 151.514 e quello relativo ai ricoveri in terapia intensiva: 549 in totale. I guariti dall’inizio dell’emergenza erano 4.647.330. Purtroppo, si aggravava il bilancio delle vittime che portava il totale nel nostro Paese a 133.247.
PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —> Coronavirus, il bollettino del 22 novembre: 6.404 nuovi casi e 70 decessi
Coronavirus, bollettino: i numeri del Covid-19 in Italia di domenica 21 novembre
Secondo l’aggiornamento del Ministero della Salute di domenica, i casi di contagio dall’inizio dell’emergenza salivano a 4.925.688. Ancora in aumento anche i soggetti attualmente positivi che ammontavano a 148.760 ed i ricoveri in terapia intensiva: 520 in totale. Le persone guarite complessivamente erano 4.643.751, mentre il bilancio totale delle vittime in Italia saliva a 133.177.
Occupazione reparti, cresce il valore in otto regioni
Secondo i dati dell’Agenzia Nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas), riporta l’Ansa, in ben 8 tra Regioni e Province autonome sarebbe salito il numero dei posti in reparto occupati da soggetti risultati positivi al Covid. Si parla di Calabria, Marche, Puglia, Piemonte, Toscana, Umbria, Sardegna e Provincia autonoma di Bolzano. A crescere anche il tasso di occupazione nelle terapie intensive, che in termini percentuali di aumento vede Basilicata, Lombardia, Veneto, Piemonte, Sicilia e Trento.
In Friuli Venezia Giulia, la regione che stando all’ultimo monitoraggio dell’Iss pareva essere quella prossima al passaggio in zona gialla, il tasso di occupazione resta stabile.
All’esito dell’esame dell’Agenas è che sia i valori di occupazione delle terapie intensive che quelle dei reparti ordinari restano comunque sotto soglia. Il Presidente dell’Emilia Romagna, Stefano Bonaccini ha espresso il proprio parere, affermando che se fosse per i vaccinati – riporta l’Ansa– non si rischierebbe la zona gialla. Invece alcune regioni sarebbero già in procinto di passarci.
Alto Adige, torna il coprifuoco: contagi troppo elevati
In Alto Adige il quadro epidemiologico avrebbe destato così tante preoccupazioni che sarebbero tornate in vigore restrizioni molto pesanti. Nello specifico, riporta Tgcom24, in quei Comuni da zona rossa le attività operanti nel settore della ristorazione chiuderanno la loro saracinesca alle 18. Non solo, il coprifuoco scatterà a partire dalle 20 fino alle 5. Questo quanto ha stabilito il Presidente della Provincia di Bolzano Arno Kompatscher per i circa 20 comuni considerati rossi.
Tutte le misure sono state assunte per frenare la mostruosa ondata di contagi che si è abbattuta sulla zona. In Alto Adige adesso, l’obbiettivo è quello di non penalizzare la stagione sciistica considerate le chiusure a cui sono stati assoggettati gli impianti per oltre un anno. La speranza è che non si giunga a decisioni come quelle austriache che si tradurrebbero in un ennesimo colpo all’economia locale.
Terza dose, diminuisce il tempo di somministrazione: le parole di Speranza
“La terza dose è cruciale per proteggere meglio noi e chi ci sta accanto. Dopo l’ultimo parere di AIFA sarà possibile farla a 5 mesi dal completamento del primo ciclo”. Queste, riporta Sky Tg24, le parole del Ministro della Salute Roberto Speranza che si è espresso tramite un post sulla propria pagina Facebook.
Il suo invito alla popolazione continua ad essere solo uno, quello di vaccinarsi per irrobustire l’immunità della popolazione e sconfiggere il virus. Intanto proseguono i tavoli con le Regioni per la questione Green Pass e le strategie da attuare per frenare questa nuova ondata di contagi.