Adele. La cantante ha pubblicato il suo quarto album in studio (dal titolo “30”) lo scorso 19 novembre. Una sua richiesta particolare accolta da Spotify
A sei anni di distanza dal suo precedente lavoro, finalmente è disponibile in tutto il mondo la nuova fatica musicale della cantantautrice britannica Adele. Il suo quarto album in studio è disponibile all’ascolto dallo scorso 19 Novembre.
In pochi giorni è già record: con oltre 500 mila copie acquistate, l’album dal titolo “30” è primo negli Stati Uniti e ha venduto più di tutti gli altri dischi usciti negli USA durante quest’anno.
Adele: la richiesta avazata a Spotify ha cambiato le regole dello streaming musicale on demand
L’opera è stata anticipata dal singolo “Easy on Me” (rilasciato il 15 ottobre 2021). Ogni album di Adele prende il nome dall’età dell’artista nel momento della sua pubblicazione. I più attenti avranno fatto caso che i conti non tornano. Adele, infatti, ha oggi 33 anni essendo nata nel maggio del 1988. Come si spiega l’arcano? “30” era pronto da diverso tempo ma sarebbe stato “uno spreco” pubblicarlo in piena pandemia poiché l’autrice non avrebbe avuto modo di promuoverlo opportunamente.
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L’influenza della cantante è talmente importante che una sua richiesta è stata accolta dall’applicazione di streaming musicale on demand più famosa al mondo: Spotify. Riguarda l’annullamento della “riproduzione casuale” poiché l’ordine in cui sono stati inseriti i brani nell’album “30” è accuratamente studiato, racconta la storia della sua interprete.
“Questa è l’unica richiesta che ho fatto nella nostra industria in continua evoluzione. Non realizziamo album con così tanta cura e attenzione verso la lista delle canzoni per caso. La nostra arte racconta una storia e le nostre storie dovrebbero essere ascoltate nel mondo in cui noi le abbiamo pensate. Grazie Spotify per aver ascoltato” – questo il messaggio lasciato su Twitter.
Le menti dietro Spotify hanno così risposto: “Qualunque cosa per te! Siamo felici di annunciare una nuova feature Premium che utenti e artisti richiedono da tempo. Chi vuole ascoltare un disco in ordine casuale può ancora farlo nella pagina “Now Playing”. Come sempre, continueremo ad aggiornare il nostro prodotto per offrire la migliore esperienza possibile sia agli artisti che ai loro fan”.
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Tuttavia, non tutti gli utenti sono stati contenti di questa novità. Alcuni, arrabbiati, hanno lasciato commenti di disappunto: “Ora dovrò ascoltare l’album come vuole lei? Se vado al ristorante non voglio che lo chef controlli che mangio i piatti nell’ordine che vuole lui”. E ancora: “Ma se io le voglio ascoltare come ca**o mi pare?”.
Damon Krukowski del duo del duo “Damon and Naomi” ci è andato giù ancor più duramente: “Adele, ora potresti chiedere che Spotify ci paghi il giusto?”. Secondo lui Spotify sarebbe piegato da bustarelle e raccomandazioni che consetirebbero agli utenti di ascoltare musica in maniera veicolata e non in base ai loro effettivi interessi.