La giornalista ha fatto trapelare sui social l’identità del suo aggressore durante la manifestazione dei no vax presso il Circo Massimo
Non se l’è fatto ripetere due volte la nota giornalista e opinionista televisiva Selvaggia Lucarelli, e una volta accertata l’identità dell’uomo che l’aggredita durante la manifestazione no Green Pass, ha deciso di far trapelare sul suo profilo Instagram le generalità dell’aggressore. La giornalista si era recata insieme ad altri colleghi al raduno dei no vax tenutosi questa domenica a Roma presso il Circo Massimo, per raccogliere informazioni sulle motivazioni che spingono queste persone a confutare la credibilità della scienza, sostenendo accanitamente ipotesi surreali e dannose per la lunga battaglia al Covid-19.
L’intolleranza dei no vax al Circo Massimo
Non appena però le domande dei giornalisti diventarono insistenti e puntigliose, la folla dei no vax ha mostrato tutto il suo volto intollerante, imprecando e aizzando la violenza dei manifestanti contro i giornalisti. La Lucarelli nonostante le minacce ha continuato a documentare tutto con il cellulare, ma ad un certo punto un uomo le ha rifilato una testata colpendo fortunatamente solo il suo telefonino, inveendo violentemente contro la giornalista con una lunga serie di epiteti volgari e ingiuriosi.
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Tale individuo si chiama Roberto Di Blasio ed è un insegnate di pugilato alla palestra Gym Palace di Anzio; la giornalista l’ha scritto chiaramente sui social consegnando al mondo intero l’identikit del no vax, già noto alle forze dell’ordine, perché durante il 2020, nel pieno della crisi pandemica fu denunciato per aver violato la quarantena, nonostante la positività al Covid-19.
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Selvaggia Lucarelli, ha spiegato chiaramente durante una lunga intervista rilasciata a Francesca Fialdini nel suo programma Da noi a ruota libera, la motivazione che l’ha spinta a rivelare sui social l’identità dell’aggressore no vax, asserendo tra l’altro che: “Pubblico i loro nomi e loro messaggi perché costoro sono persone scollegate dalla realtà. Voglio fargli provare per ventiquattrore ciò che si prova. Un bagno di realtà”.