Max Allegri, allenatore della Juventus è stufo dei continui alti e bassi della sua squadra: una decisione inevitabile e dolorosa.
All’indomani della sonora sconfitta allo Stamford Bridge contro il Chelsea, in Champions League, la Juventus è ripiombata nel limbo delle incertezze. Nel corso della gara, valevole per il primo posto di un girone tutto sommato abbordabile per le zebre bianconere, la ‘Signora’ fallisce l’appuntamento con il primato.
E’ pur vero che l’avversario non era esattamente alla portata, ma la figuraccia con così tanti gol di scarto era quantomeno evitabile. L’enorme differenza reti ha messo in evidenza un dominio ‘Blues’ su tutti i fronti, capace di smascherare dall’alto della sua forza e imprevedibilità ogni limite e difetto della compagine torinese.
Riecco dunque i ‘fantasmi’ di inizio stagione che costringono il traghettatore livornese ad optare per una rivoluzione, stavolta definitiva, in vista del mercato di Gennaio. Il reparto più vulnerabile della ‘creatura’ firmata Allegri 2.0 è rappresentato ancora una volta dal centrocampo
La Juventus di Max Allegri è finita nuovamente sotto la lente di ingrandimento degli addetti alla critica, tifosi compresi.
La sconfitta con il Chelsea poteva sembrare piuttosto giustificata, ma ‘leccarsi le ferite’ in quel modo così doloroso e profondo potrebbe risultare deleterio dal punto di vista psicologico, per il prosieguo della stagione.
Le prestazioni altalenanti della Juve in questa stagione fanno il paio con un reparto di centrocampo tutt’altro che di qualità o in grado di riemergere in fretta dalle situazioni difficili.
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Se qualche settimana fa, tutto ciò poteva rappresentare piccolo inconveniente da limare e smussare, ora i problemi nella zona nevralgica del campo iniziano ad assumere i contorni di un caso piuttosto preoccupante, in vista del raggiungimento degli obiettivi stagionali.
Eccetto il nuovo innesto dal Sassuolo, Manuel Locatelli, l’unico a dare uno spiraglio di luce in un centrocampo privo di idee, i nomi da sistemare sulla lista per la ‘graticola’ sono molteplici.
Anche sul fronte Juventus dunque, a Gennaio è previsto un cambio generazionale di pedine. Da McKennie ad Arthur, passando per Ramsey, Rabiot e Bentancur.
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Per la Juventus di Allegri dunque è arrivato il momento di cambiare ‘aria’ e dare nuova linfa tra le linee con l’obiettivo di ispirare la profondità degli attaccanti e velocizzare la manovra con quella personalità che merita di avere una compagine storica e gloriosa come quella bianconera.
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