Salgono l’incidenza dei casi e le ospedalizzazioni, mentre rimane stabile l’Rt, questo quanto emerge dall’ultimo monitoraggio dall’Iss sull’epidemia da Covid-19.
Nuovo aggiornamento sull’epidemia da coronavirus nel nostro Paese. Dal monitoraggio effettuato dall’Iss (Istituto Superiore di Sanità) e dal Ministero della Salute emerge la crescita dell’incidenza settimanale dei casi a livello nazionale, mentre rimane stabile l’indice Rt di contagio. Sale anche il livello di occupazione dei pazienti Covid nelle strutture ospedaliere, sia nei reparti ordinari che in quelli di terapia intensiva.
Come di consueto, l’Iss ed il Ministero della Salute hanno effettuato il monitoraggio sull’epidemia da coronavirus diffusasi in Italia che nelle ultime settimane ha fatto registrare dati non confortanti.
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Dalla bozza dell’ultimo report, secondo quanto riporta la redazione dell’Ansa, si evince un nuovo aumento dell’incidenza dei casi settimanali a livello nazionale che passa da 98 a 125 per 100mila abitanti. Rimane stabile, ma oltre la soglia epidemica, invece, l’indice Rt medio calcolato sui casi sintomatici che si attesta a 1,23 rispetto all’1,21 della scorsa settimana.
Non si arresta l’aumento del tasso di occupazione dei pazienti Covid nelle strutture ospedaliere del nostro Paese. Nei reparti di terapia intensiva, riferiscono i colleghi dell’Ansa, il livello di occupazione è salito al 6,2% rispetto al 5,3% della scorsa settimana. Nei reparti ordinari a livello nazionale si attesta, invece, all’8,1% contro il 7,1% del precedente monitoraggio.
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Sono 18 le regioni e province autonome classificate questa settimana a rischio moderato. Il Veneto è stata classificata, invece, a rischio alto, mentre altre due a rischio basso. Dieci, scrive l’Ansa, riportano un’allerta di resilienza, nessuna riporta molteplici allerte di resilienza.
La Provincia autonoma di Bolzano e il Friuli Venezia Giulia sono le zone in cui si sono registrati in questa settimana i valori più alti dell’incidenza di casi di Covid-19. Nel dettaglio nella provincia di Bolzano 458,9 casi per 100mila abitanti, mentre in Friuli 346,4 per 100mila abitanti. Situazione in peggioramento anche in Valle d’Aosta e Veneto, dove l’incidenza ha raggiunto il valore rispettivamente di 265,5 casi e 226,1 per 100mila abitanti.
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