Per prevenire la nuova ondata Omicron, da domenica sera (28 novembre) il Paese del Medio Oriente vieterà l’ingresso a tutti i cittadini stranieri.
Sono passati pochi giorni dalla notizia della nuova variante Omicron; eppure, le neonate mutazioni della proteina Spike, finora ne sono state scoperte 32, si trovano già al di fuori dei confini dell’Africa del Sud. Conosciuta con nome tecnico B.1.1.529 e successivamente battezzata in Omicron dall’OMS, il nuovo ceppo sudafricano del SARS-CoV-2 è rapidissimo nella sua cavalcata. La sua imprevedibile corsa ha già raggiunto diverse aree del mondo. I primissimi casi sono già stati rilevati in alcuni Paesi dell’Europa: tra questi si conta l’Olanda, la Germania, la Repubblica Ceca, il Belgio; di recente si è aggiunta anche l’Austria. Di fronte a un quadro così critico, Israele ha deciso di giocare d’anticipo e di correre ai ripari.
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Chiusura completa di tutte le frontiere ai cittadini stranieri: questa è la rigida decisione presa dalle autorità di Israele. La normativa entrerà in vigore da questa sera, domenica 28 novembre, e avrà lo scopo di prevenire, o almeno rallentare sensibilmente, la nuova potenziale ondata di infezioni Omicron; probabilmente più pericolose delle altre a causa delle sue 32 mutazioni scoperte finora. La restrizione arriva dopo la conferma del primo caso Omicron rilevato nel Paese. La nuova variante inizia a fare paura a livello mondiale; Israele è “sull’orlo di un’emergenza e tutti devono essere pronti per collaborare 24 ore su 24.” – ha evidenziato il premier Naftali Bennett.
Nello specifico, “l’ingresso di cittadini stranieri in Israele sarà assolutamente vietato tranne nei casi speciali sotto approvazione dalla commissione del governo”, ha precisato l’ufficio del primo ministro in una nota. I cittadini israeliani vaccinati che rientrano dall’estero dovranno invece sottoporsi a un test PCR e a un periodo di quarantena di tre giorni; la misura si estenderà a sette giorni per i passeggeri non vaccinati. Le norme di prevenzione sono state annunciate al termine di una riunione del gabinetto incaricato nella lotta contro il Covid-19 coronavirus: secondo quanto riportano le fonti ufficiali, il blocco totale delle frontiere durerà per almeno due settimane.
La rigida normativa anti-variante Omicron arriva a pochi giorni dall’inizio delle celebrazioni della festa delle luci ebraica, l’Hanukkah.
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