Matteo Renzi avrebbe affondato l’ennesima stoccata al Pd: Italia Viva, al Quirinale, voterà di concerto al centrodestra.
Nessuna tregua tra Pd e Italia Viva. Matteo Renzi continua il suo assalto alle fila dei dem. Questa volta, il punto di non-incontro riguarda il nome per il Quirinale. L’ex sindaco di Firenze ha dichiarato che al momento delle votazioni si accorderà con il centrodestra. Una scelta che adesso mette in seria difficoltà Enrico Letta il quale non avrebbe più numeri da maggioranza.
Quirinale, Renzi voterà di concerto con il centrodestra: ire nel Pd
Matteo Renzi non usa mezzi termini, sul Quirinale bisogna trovare un accordo che stia bene a tutte le forze politiche. Questo quanto dichiarato dal leader di Iv nel corso di un’intervista rilasciata a Il Corriere della Sera.
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“Al segretario del Pd sfuggono due considerazioni. La prima è che al Quirinale è giusto votare un candidato tutti insieme, dalla Meloni ai grillini, da Salvini ai dem. Questo perché il presidente è l’arbitro, non un giocatore”. Con tali motivazioni Renzi avrebbe, quindi, per l’ennesima volta sfidato a viso aperto Enrico Letta e tutto lo schieramento di sinistra. Il leader di Iv avrebbe poi proseguito affermando che in questo caso votare di concerto con il centrodestra sarebbe “un dovere istituzionale”. L’intento è quello di portare al Colle una personalità europeista e Renzi si dice certo che sul punto Pd e destra troveranno un’intesa.
Immediata la reazione dei dem che subito hanno replicato con parole al vetriolo affermando che non sarebbe di certo il leader di Iv a dire cosa deve fare il Pd. La sinistra si è sempre dimostrata un’alleata di questo governo, e lo sarà anche quando bisognerà eleggere il nuovo Presidente della Repubblica.
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Sul tavolo delle ipotesi restano, quindi, solo due nomi. Mario Draghi e Sergio Mattarella. Ma quanto all’attuale Premier la strada sembra ostica, in tanti vogliono che resti a capo del Governo ed in pochi avrebbero intenzione di tornare al voto.
Carlo Calenda sarebbe tra quelli che l’ex numero 1 della Bce vorrebbe vederlo rimanere al suo posto fino a fine legislatura. Ne avrebbe spiegato i motivi ai microfoni di Sky Tg24: “Non solo per il Covid ma perché c’è da gestire il Pnrr di cui nessuno parla”.