Il Ministero della Salute, nella giornata di oggi, lunedì 29 novembre, ha comunicato i numeri dell’epidemia da coronavirus in Italia tramite bollettino.
Pubblicato il bollettino odierno contenente i dati dell’epidemia da coronavirus diffusasi in Italia da quasi due anni. Stando all’aggiornamento del Ministero della Salute, i casi di contagio dall’inizio dell’emergenza salgono a 5.015.790 con un incremento rispetto a ieri di 7.975 unità. In crescita anche il numero dei soggetti attualmente positivi che ad oggi sono 189.643 (+3.200), così come quello dei ricoveri in terapia intensiva: 669 in totale e 31 in più di ieri. I guariti complessivi sono 4.692.408, ossia 4.707 in più di ieri. Purtroppo, si aggrava il bilancio delle vittime con 65 decessi registrati nelle ultime 24 ore che hanno portato il totale a 133.739.
La Regione Abruzzo, si legge nelle note, ha comunicato che i dati relativi ai casi positivi, alle persone testate e ai tamponi processati potrebbero essere parziali e incompleti a causa di un malfunzionamento temporaneo ed imprevisto, esterno al controllo dell’Amministrazione Regionale, verificatosi in data 27 novembre. L’Emilia Romagna ha eliminato dal totale dei positivi 3 casi, positivi a test antigenico ma non confermati da tampone molecolare. La Campania specifica che 1 dei decessi registrati oggi risale ai giorni scorsi. Infine, la Regione Sicilia comunica che i decessi riportati oggi sono avvenuti nei giorni scorsi.
Stando al bollettino diramato nella giornata di ieri, i casi di contagio complessivi ammontavano a 5.007.818. Salivano ancora anche i soggetti attualmente positivi che risultavano essere 186.443, così come i pazienti ricoverati nei reparti di terapia intensiva: 638 in totale. Le persone guarite dall’inizio dell’emergenza erano 4.687.701. Il bilancio totale delle vittime saliva a 133.674.
PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —> Covid-19, il bollettino del 28 novembre: 12.932 nuovi casi di contagio e 47 vittime
Secondo l’aggiornamento di sabato, iIl dato delle persone risultate positive al virus dall’inizio dell’emergenza era aumentato a 4.994.891. In aumento i soggetti attualmente positivi che erano pari a 178.946. Aumentavano anche i ricoveri in terapia intensiva che erano pari a 624. Il dato dei guariti giungeva a 4.682.318 e quello dei decessi a 133.627.
PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —> Bollettino del 27 novembre: i dati della pandemia di oggi in Italia
Sale il timore per la nuova variante del coronavirus Omicron. L’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), scrive la redazione di Tgcom24, in merito ha spiegato che questa nuova variante potrebbe avere delle gravi conseguenze ed è molto probabile che si diffonda a livello globale. Il tutto potrebbe portare ad un futuro picco dei contagi. Infine, l’organizzazione ha precisato che non si sono verificati decessi legati alla variante Omicron. Oggi per discutere della situazione è stata convocata una riunione d’emergenza a cui prenderanno parte i ministri della Sanità del G7.
I sindaci dei comuni italiani hanno richiesto al Governo di reintrodurre l’obbligo di indossare la mascherina all’aperto su tutto il territorio nazionale dal 6 dicembre al 15 gennaio 2022. A spiegarlo, riporta Il Quotidiano Nazionale, Antonio Decaro, primo cittadino di Bari e presidente dell’Anci (Associazione nazionale comuni italiani). Il periodo tra il 6 dicembre ed il 15 dicembre, ha aggiunto Decaro, è quello in cui si potrebbero registrare assembramenti per via dello shopping e per la voglia di trascorrere del tempo insieme considerate le festività natalizie. Per tale ragione, in cabina di regia, a nome di tutti i sindaci, il primo cittadino del capoluogo pugliese ha presentato la richiesta all’esecutivo.
Una decisione che già è stata presa da alcune città italiane, tra cui Milano, Bologna, Padova, Pesaro e Bergamo, i cui sindaci hanno firmato l’ordinanza relativa sull’uso della mascherina per le feste di Natale.
Il consueto monitoraggio quotidiano dell’Agenas (Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali) ha fatto emergere dati non confortanti per quanto riguarda l’occupazione dei pazienti Covid nelle strutture ospedaliere. Secondo il report, il livello di occupazione nei reparti ordinari in tutto il territorio nazionale è salito al 9%, mentre, in tre regioni si è oltrepassata la soglia di allerta, fissata al 15%.
Si tratta, scrive la redazione dell’Huffington Post, del Friuli Venezia Giulia che arriva al 22%, della Valle d’Aosta e della Provincia Autonoma di Bolzano, entrambe al 18%.
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