La variante Omicron richiede un proprio vaccino? Nonostante la risposta sia ancora sconosciuta, il laboratorio Pfizer annuncia il nuovo progetto.
BioNTech starts work on Omicron-specific vaccine https://t.co/O0AtkkZCX4 pic.twitter.com/BasTeOI3mU
— Reuters (@Reuters) November 29, 2021
La variante Omicron richiede un proprio vaccino? Mentre medici ed esperti sono impegnati nella congiunta ricerca di risposte certe e definitive; il produttore del vaccino più utilizzato nel mondo ha annunciato all’avvio allo sviluppo di una dose specifica.
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Variante Omicron: è più pericolosa?
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Il laboratorio Pfizer è più attivo che mai ed è pronto a combattere le neonate 32 mutazioni della proteina Spike modificando il contenuto vaccinale. Secondo quanto riporta l’agenzia Reuters, il nuovo progetto impegnerà i ricercatori entro e non oltre 100 giorni, limite massimo fissato dalla stessa BioNTech. Di origine sudafricana, il nuovo ceppo inizia a fare paura, specialmente dopo la notizia dei primissimi casi rilevati in molti Paesi d’Europa. Tra questi si contano Olanda – dove una coppia è stata recentemente arrestata all’aeroporto per aver violato la quarantena – Germania, Repubblica Ceca, Belgio, Austria e Italia.
Conosciuta anche con nome tecnico B.1.1.529 e successivamente battezzata in Omicron dall’OMS, il nuovo ceppo del SARS-CoV-2 South ha già preso il via. Secondo le stime African Medical Association, i suoi sintomi sono tuttavia apparentemente lievi e non portano al ricovero in ospedale. Sono le primissime informazioni: è ancora presto per dare sentenze definitive. Grande stanchezza e dolori muscolari: questi sono i principali sintomi riscontrati finora. La nuova variante sudafricana è più pericolosa? Inutile allarmarsi: bisogna pazientare la risposta della scienza. In attesa del progresso delle ricerche, la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen ha invitato gli stati membri a raddoppiare le precauzioni sanitarie.
“Dobbiamo sfruttare questo tempo per prendere ulteriori misure precauzionali” – ha dichiarato – “La priorità assoluta resta la campagna vaccinale: bisogna vaccinare, vaccinare e vaccinare; rafforzare, rafforzare, rafforzare [il sistema immunitario] per quanto possibile; perché la vaccinazione aumenta il livello degli anticorpi […] Il secondo punto riguarda misure molto più semplici come indossare una mascherina, lavarsi bene le mani e mantenere la distanza sociale. Qualunque siano le caratteristiche della variante è bene rispettare queste misure efficaci: bisogna risparmiare tempo”.
Nonostante al momento non vi sia ancora letteratura che ne attesti l’effettiva pericolosità in termini di trasmissibilità; i leader internazionali invitano a guardare alla nuova variante con prudenza: rispettare le normative e vaccinarsi restano gli unici rimedi per uscire dalla pandemia. Mentre si avviano i primi studi sulla nuova variante, BioNTech, partner Pfizer, ha dichiarato questo lunedì (29 novembre) che “non perderà tempo.” Il colosso tedesco di biotecnologia gioca d’anticipo e annuncia l’avvio della ricerca sulla dose specifica anti-Omicron. Secondo quanto riferito dalla fonte ufficiale, i primi risultati delle analisi dovrebbero essere disponibili entro “due settimane.”
Davanti all’esito degli esami, Pfizer valuterà se continuare o meno lo sviluppo del nuovo vaccino.