“Vite al Limite”. La storia della paziente che ha citato in giudizio la trasmissione. Incredibile motivo

Dottie Perkins è la protagonista del quinto episodio della quarta stagione della docu-serie “Vite al limite”. All’età di 34 anni la donna, originaria di Oxford nello stato del Mississippi, ha raggiunto il peso incredibile di 291 kg. Tutta la sua vita è stata caratterizzata dal sovrappeso; da quando ha memoria, infatti, ha sempre combattuto con la bilancia.

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Dopo aver dato alla luce il suo primo figlio, Daniel, ha superato 175 kg. Una diagnosi di paralisi cerebrale fatta al bambino è stata devastante: ciò ha portato Dottie a perdere completamente il controllo e a rivolgersi sempre di più al cibo come unica fonte di consolazione.

Quando nacque il suo secondogenito pesava già 250 kg; alla fine ha deciso di farsi visitare dal dottor Nowzaradan come ultima spiaggia perché il suo peso era arrivato al limite estremo. Il suo percorso è stato molto impervio, non riusciva a progredire nella dieta.

Inoltre, un ulteriore problema di salute di Daniel l’ha costretta a sospendere temporaneamente i suoi piani. Quando è tornata presso la clinica del celebre dottore televisivo aveva messo su altri 15 kg. É stato opportuno ricoverarla in ospedale e metterla sotto regime dietetico controllato.

Dottie ha perso così circa 35 kg e ha ricevuto approvazione per l’intervento chirurgico di bypass gastrico.

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É diventata celebre per essere una delle prime pazienti a citare in giudizio Megalomedia, società di produzione di “Vite al limite”. Ha affermato che durante la trasmissione sono emerse falsità riguardo l’andamento del suo peso, facendo sembrare che stesse ingrassando quando invece sostiene che stesse effettivamente perdendo chili.

Ha anche accusato Megalomedia di averla spinta a mangiare di più, cosicchè il dottor Nowzaradan è stato costretto a ricoverarla. L’ultimo aggiornamento di Dottie risale a marzo 2020 tramite il suo profilo Facebook in cui appare sensibilmente dimagrita e in forma.