Con 42 milioni di tonnellate di rifiuti di plastica nel 2016, gli USA superano la produzione della Cina e di tutti i paesi dell’Unione Europea.
The United States ranks as the world’s leading contributor of plastic waste and needs a national strategy to combat the issue, according to a congressionally-mandated report released Tuesday https://t.co/4LEHJJ11m6
— The Washington Post (@washingtonpost) December 1, 2021
Primi in classifica, ma nella produzione della plastica. Lo ha riferito il The Guardian: con i loro 42 milioni di tonnellate di rifiuti di plastica registrati nel 2014, la produzione degli Stati Uniti supera di gran lunga quella della Cina e dei paesi membri dell’Unione Europea. Una cifra spaventosa e inconcepibile, ancor più grottesca se si pensa che il noto Paese dell’America del Nord rappresenta una fetta davvero esigua della popolazione mondiale; solo il 5% della popolazione.
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Diluvio globale di plastica: la doppia crisi socio-ambientale
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L’osservazione deriva dal nuovo studio delle National Academies of Sciences, Engineering and Medicine, pubblicato questo martedì 1 dicembre. Secondo quanto riporta la fonte ufficiale, si tratta di una crisi dalla doppia natura; “ambientale e sociale”, come ha sottolineato Margaret Spring, presidente del comitato di esperti. Stando alle stime della ricerca, un americano produce in media 130 chilogrammi di rifiuti di plastica all’anno. Segue al secondo posto il Regno Unito con una media di 98 chili; mentre un residente francese ne registra circa 43 chili all’anno.
La situazione è sull’orlo di una crisi socio-ambientale senza precedenti. Scatta l’emergenza: le autorità degli Stati Uniti devono prendere in mano le abitudini del Paese e stravolgerle in positivo. L’urgenza trova conferma nelle ultime dichiarazioni del governo federale, il cui rapporto conferma che gli USA necessitano di una nuova strategia per frenare la grande quantità di plastica che finisce negli oceani. Si parla di un vero e proprio diluvio su scala globale di plastica, causato dall’avvento di plastiche economiche e versatili. Tra i peggiori produttori di plastica usa e getta vi sono gli Stati Uniti, sicari di intere vite terrestri e marine, ecosistemi e inquinamenti legati alla catena alimentare.
“La questione è impellente perché la produzione è in aumento, di conseguenza anche gli impatti dei rifiuti hanno il potenziale per aumentare.“, ha affermato Jenna Jambeck, membro del comitato scientifico dietro il rapporto.