Nuova ondata pandemica invade gli Stati Uniti: i recenti bollettini riportano la preoccupante media dell’ultima settimana.
Negli Stati Uniti scatta ancora una volta l’allarme SARS-CoV-2. L’emergenza collima con gli ultimi bollettini degli istituti competenti: i dati sono chiari e non lasciano dubbi. Il terrore cresce progressivamente nel Paese e si acuisce di fronte alle recenti cifre giornaliere, spaventose sia per i casi di positività sia per i decessi legati al coronavirus. La tragica notizia riportata dalla CNN.
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Stando a quanto si apprende dalla fonte, la pandemia virale ha raggiunto livelli preoccupanti negli USA: secondo le stime ufficiali, la maggior parte dei contagi è principalmente dovuta al ceppo Delta, la variante al momento predominante a livello mondiale. Tuttavia, i funzionari sanitari statunitensi hanno precisato la presenza di diverse infezioni della neonata variante Omicron, ben 32 mutazioni scoperte finora, in almeno 16 stati a partire da sabato. Il primo caso è stato rilevato questo mercoledì (1 dicembre) in California; mentre nel fine settimana sono stati riscontrati diversi positivi Omicron in altri 15 stati: Colorado, Connecticut, Hawaii, Louisiana, Maryland, Massachusetts, Minnesota, Missouri, Nebraska, New Jersey, New York, Pennsylvania, Utah, Washington e Wisconsin.
Secondo le stime del Centro per il controllo e la prevenzione delle malattie (CDC), circa il 60% della popolazione ha completato la campagna vaccinale negli Stati Uniti; mentre il 23% ha ricevuto la prima dose. (CDC).