Il Ministero della Salute, nella giornata di oggi, martedì 7 dicembre, ha comunicato i numeri dell’epidemia da Covid-19 in Italia tramite bollettino.
Pubblicato, sul sito del Ministero della Salute, il bollettino odierno relativo all’epidemia da coronavirus diffusasi in Italia. Secondo l’aggiornamento di oggi, i casi di contagio dall’inizio dell’emergenza ammontano a 5.134.318 con un incremento rispetto a ieri di 15.756 unità. Salgono i soggetti attualmente positivi ad oggi 240.894 (+5.059) ed i pazienti in terapia intensiva: 776 in totale e 33 in più di ieri. Le persone guarite sono 4.759.038, ossia 10.584 unità in più rispetto a ieri. Nelle ultime 24 ore si sono registrati 99 decessi che hanno portato il bilancio totale delle vittime a 134.386.
La Regione Emilia Romagna, si legge nelle note, ha eliminato dal totale dei positivi 6 casi, positivi a test antigenico ma non confermati da test molecolare. Anche il Friuli Venezia Giulia ha sottratto 8 casi: 6 test antigenici non confermati dai successivi test molecolari e 2 rimossi dopo revisione. La Campania specifica che 1 decesso registrato oggi risale ai giorni scorsi. La Sicilia segnala che i decessi riportati in data odierna si riferiscono ai giorni precedenti.
Secondo il bollettino di ieri del Ministero della Salute, i casi di contagio complessivi erano 5.118.576. In crescita anche i soggetti attualmente positivi che risultavano essere 235.835 ed i ricoveri nei reparti di terapia intensiva: 743 in totale. I guariti dall’inizio dell’emergenza ammontavano a 4.748.454. Purtroppo si aggravava il bilancio delle vittime che giungeva a 134.287.
PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —> Coronavirus, il bollettino del 6 dicembre: 9.503 nuovi casi e 92 decessi
Stando all’aggiornamento di domenica, i casi di contagio dall’inizio dell’emergenza erano 5.109.082. Salivano anche i soggetti attualmente positivi che ammontavano a 232.000 ed i pazienti ricoverati nei reparti di terapia intensiva: 736 in totale. Le persone guarite erano 4.742.887, il bilancio totale delle vittime saliva a 134.195.
PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —> Covid-19, il bollettino del 5 dicembre: 15.021 nuovi casi di contagio e 43 vittime
Il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro, ha parlato dell’attuale quadro epidemiologico. Stando a quanto riportato dalla redazione di Tgcom24, il professore avrebbe spiegato come ad oggi si starebbe registrando un aumento dell’occupazione dei posti letto in ospedale, sia nei reparti ordinari che in quelli di terapia intensiva.
Stesso andamento segue l’Rt che, precisa Silvio Brusaferro, si attesta all’1,2, valore di cui – però- si avrà maggior certezza nelle prossime ora, quando i dati preliminari saranno aggiornati. In linea generale il quadro, in ogni caso, sarebbe questo. Il che significa che la pandemia sarebbe in espansione e non in regressione.
Il Comando dei Nas avrebbe oscurato ben 30 siti internet all’interno dei quali si commerciavano falsi farmaci anti-covid. Stando a quanto riporta l’Ansa, i Carabinieri avrebbero scoperto che ad essere spacciati per medicinali contro il virus, anche anti parassitari che l’Ema aveva vietato di utilizzare per il trattamento di casi Covid. I siti si appoggiavano a vari server esteri. In totale sarebbero stati eseguiti oltre 300 provvedimenti nell’anno in corso per contrastare illeciti di tale genere, e di questi ben 274 sarebbero legati all’emergenza dettata dal Sars-Cov2.
È appena decollata la campagna per le booster, che già si parla di quarte dosi. Il Professor Matteo Bassetti, primario del reparto di Malattie Infettive all’Ospedale San Martino di Genova, ha spiegato – riferisce Fanpage– che il prossimo anno inizieranno le somministrazioni, ma ancora non è certo il quando.
Il primo ciclo vaccinale, ha proseguito Bassetti, è iniziato nel 2021 e verrà completato con la terza dose. Senza quest’ultima, non si sarà protetti dalle varianti. Il prossimo anno si procederà con i richiami. Il professore ha chiosato, dicendo di sperare che le somministrazioni verranno avviate in concomitanza con il vaccino anti influenzale.
La pressione sugli ospedali starebbe tornando a crescere, proprio all’alba della campagna booster. Purtroppo, però, l’adesione non sarebbe quella sperata con una buona parte di soggetti in età avanzata che ancora non è immunizzata.
Ma il vero dato allarmante, riporta Libero, è che l’efficacia del vaccino dopo 5 mesi scenderebbe al 43,9%. Il che si rifletterebbe anche sulle ospedalizzazioni. A spiegarlo Adriano Peris, direttore del reparto di rianimazione dell’Ospedale Careggi di Firenze. Il medico avrebbe spiegato come nei loro reparti si sarebbe registrata una presenza di soggetti che hanno completato il ciclo vaccinale da 4/5 mesi. Non solo, presenterebbero sintomatologie simili a quelle di chi non è immunizzata.
Lo stesso avrebbero rilevato da Roma, dal policlinico di Tor Vergata. Per tale ragione l’invito rivolto alle persone fragili è quello di procedere con la terza dosa il prima possibile che non soltanto aumenta la protezione, ma la rende più duratura.
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