Ancora poche ore e si volta pagina: mercoledì 8 dicembre Olaf Scholz diventa cancelliere. Le sfide della Germania nel dopo Merkel.
Mancano poche ore e si volta pagina. Il “semaforo” è già acceso e la Germania si prepara alle novità del dopo Merkel. L’esecutivo a colori – il rosso della SPD, il giallo dei liberali e il verde degli ecologisti – è pronto a ridisegnare il profilo sociopolitico ed economico del Paese. Olaf Scholz, SPD e da domani (8 dicembre) nuovo cancelliere, ha svelato alcuni principali obiettivi del Paese. I punti sono chiari e vertono su diversi settori: sanitario, economico, diplomatico, ambientale e sociale.
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La prima rivoluzione è tutta interna al vertice. Quello della Germania sarà il primo esecutivo Gender Equal. Dopo 16 anni la Germania sarà guidata da un uomo. Sebbene la cancelliera Angela Merkel stia cedendo la cancelleria a un successore maschio, il nuovo governo entrante ha già dato prova di straordinaria innovazione: avrà più donne che mai, la metà per l’esattezza. Così, il nuovo esecutivo ha dato prova effettiva di aver mantenuto la promessa elettorale: 8 donne e 8 uomini al governo. “La sicurezza sarà nelle mani di donne forti in questo governo […] il numero paritario di uomini e donne rappresenta l’intera popolazione.“, ha riferito Olaf Scholz lunedì 6 dicembre.
Oltre alla questione di genere, il governo del semaforo è acceso e intende avviare “la più grande modernizzazione industriale” per essere “capace di fermare i cambiamenti climatici causati dall’uomo.” Tra i punti più urgenti vi è l’aumento del salario minimo, che passerà dai 9,82 euro lordi orari attuali ai 12 euro lordi orari a partire dal 2022 e la questione delle pensioni. In ambito internazionale, il futuro cancelliere mira a rafforzare la sovranità strategica dell’Unione Europea. La priorità assoluta resta ovviamente la questione del clima e il raggiungimento tempestivo degli accordi di Parigi. In merito, il governo si è mobilitato verso un futuro più green e carbon neutral: l’eliminazione del carbone è prevista entro il 2030.
Fissata anche la fine delle centrali nucleari nel Paese entro il 2022 a favore delle alternative rinnovabili. In merito, la punta di diamante dell’economia tedesca, il settore automobilistico, dovrà adattarsi a questa profonda trasformazione con un obiettivo di produzione fissato a 15 milioni di auto elettriche in Germania entro il 2030 contro le 500.000 attuali. Un altro punto riguarda il bilancio: sconvolta dall’epidemia globale di coronavirus, l’economia tedesca non brilla più come in passato. Tra gli obiettivi c’è il ritorno del freno costituzionale al debito pubblico. Non per ultimo, il focus sulla lotta contro il Covid-19: solo il 68,5% della popolazione ha completato la campagna vaccinale nel Paese.
Il governo tedesco ha pertanto adottato nuove misure per accelerare la vaccinazione. Tra le proposte avanza l’ipotesi di un potenziale obbligo vaccinale agli inizi del 2022.
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