Il neonato ceppo sudafricano del SARS-CoV-2, 32 mutazioni, è stato neutralizzato da 3 dosi di vaccino Pfizer-BionTech: l’annuncio.
La terza dose di vaccino Pfizer-BionTech è in grado di neutralizzare la nuova variante Omcron. A dare l’annuncio è Pfizer-BionTech a seguito dell’esito positivo di un test effettuati in laboratorio. Cattive notizie, invece, dai ricercatori del Sudafrica. Di fronte a prospettive più o meno rosee sulla neonata variante, scienziati e ricercatori invitano alla calma e cautela generale. Riguardo al nuovo ceppo sudafricano è ancora troppo presto per dare sentenze definitive: “La variante è stata scoperta solo il mese scorso e i ricoveri e i decessi spesso ritardano notevolmente rispetto ai focolai.”
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Nuova variante Omicron: terza dose e potenziali rischi
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Stando a quanto si apprende dall’Agenzia Bloomberg, la terza dose di vaccino garantisce un alto livello di protezione. Il risultato della terza dose Pfizer sul nuovo ceppo sudafricano, temuto a livello internazionale per le 32 mutazioni finora scoperte, è stato definito simile all’efficacia delle due dosi contro l’embrionale forma del SARS-CoV-2 e le varianti conosciute fino ad oggi. La notizia è stata confermata dall’azienda biofarmaceutica Pfizer/BioNTech, che ha recentemente asserito di aver programmato intorno al mese di marzo la data della dose vaccinale adattata alla neonata mutazione.
Prospettive e notizie meno ottimistiche invadono l’altra parte del globo. Dal Sudafrica, la culla della nuova variante, arrivano informazioni meno rassicuranti. Secondo quanto riferisce una ricerca condotta nel Paese e pubblicata su madRxiv – dominio adibito alla distribuzione in rete di eprint inediti sulle scienze della salute – la neonata mutazione provocherebbe una riduzione considerevole degli anticorpi generati dalla copertura vaccinale a Rna Pfizer/BioNTech. I ricercatori hanno pertanto ribadito che, sebbene alcuni pazienti guariti dall’infezione Omicron e le persone che hanno ricevuto la dose di richiamo siano maggiormente protette da potenziali trasmissioni, l’allerta resta alta. Il piccolo studio, condotto dall’Africa Health Research Institute e in anteprima di stampa, deve ancora essere revisionato.
La ricerca è stata effettuata su 14 campioni di plasma di 12 vaccinati, di cui 6 infetti. L’esito dell’osservazione conferma l’effettivo calo di 41 volte degli anticorpi neutralizzanti.