Prosegue la ricerca del nome da proporre per le prossime elezioni del Presidente della Repubblica: Lega e Italia Viva potrebbero giungere ad un accordo.
Sempre più frenetica la ricerca del nome giusto per il Quirinale. Sempre più aspra la contesa tra i partiti. Mattarella bis, Draghi, Silvio Berlusconi? Ipotesi, solo possibilità. Nessuna di esse sembra staccare le altre con ampio margine. A ciò si aggiunge oggi, l’inserimento di altri papabili candidati sulle cui persone sia Lega che Italia Viva sarebbero d’accordo.
Lega ed Italia Viva sarebbero concordi nel ritenere che a salire al Colle debba essere una persona d’esperienza, con carattere e soprattutto che non imbracci alcuna bandiera. Difficile da trovare, ma non impossibile tanto che Matteo Salvini e Matteo Renzi – riporta La Repubblica– avrebbero già individuato due curricula di tutto rispetto. Si parla di Pierferdinando Casini e di Giuliano Amato.
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Carroccio ed Italia Viva si sarebbero aperte ad un confronto che alcune fonti giurano sia iniziato già la scorsa settimana. Alla Camera, infatti, Maria Elena Boschi e Riccardo Molinari pare abbiano avuto un contatto. Ma su questi nomi già aleggerebbe del leggero malcontento. Nello specifico quello di Silvio Berlusconi per quanto riguarda l’ex alleato del Popolo delle Libertà, Pierferdinando Casini.
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Un gioco di intese, dunque, che Italia Viva pare voler poter avanti con la massima trasparenza. Non solo con la Lega, ma anche con Fratelli d’Italia. L’intento è quello di individuare una persona che sia in grado di essere super partes, una caratteristica imposta dalla carica.
Il Pd in merito ai nomi di Casini ed Amato non si è espresso, ma il suo punto di vista potrebbe essere rimasto sempre lo stesso: sperare che Mattarella scelga di restare per un altro mandato. Il Movimento 5 Stelle, o meglio Luigi Di Maio su Amato, riferisce Repubblica, potrebbe anche essere d’accordo, ma il suo Partito non avrebbe intenzione di camminare sulla scia degli avversari.
Gli equilibri sono ancora instabili. Soprattutto quando nella questione Quirinale si accenna al nome di Mario Draghi il cui mandato da Presidente del Consiglio, scadendo nel 2023, potrebbe portare ad elezioni anticipate se si decidesse di eleggerlo al Colle.
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