Il compagno di cella di un detenuto, ritrovato morto nei giorni scorsi nel carcere di Caltagirone (Catania), ha confessato il delitto.
Mercoledì un detenuto del carcere di Caltagirone, in provincia di Catania, è stato rinvenuto privo di vita all’interno della sua cella. Immediatamente sono scattate le indagini sul caso: gli inquirenti hanno sentito il compagno di cella della vittima, un 60enne che, durante l’interrogatorio, avrebbe confessato il delitto ammettendo di aver strangolato il detenuto ritrovato morto. Il reo confesso è stato arrestato.
Avrebbe strangolato e ucciso il compagno di cella, ritrovato a due giorni di distanza dal delitto. Questo quanto avrebbe messo in atto un uomo di 60 anni, detenuto nella casa circondariale di Caltagirone, comune in provincia di Catania.
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Secondo quanto riportato dalla stampa locale e dalla redazione de Il Giorno, la vittima sarebbe stata ritrovata senza vita lo scorso 8 dicembre. Dopo la drammatica scoperta, sono scattate le indagini della Polizia penitenziaria e dei carabinieri della Compagnia di Caltagirone. Gli inquirenti hanno disposto l’ispezione cadaverica sulla salma dalla quale sarebbe emerso che l’uomo sarebbe morto, due giorni prima del ritrovamento, per via di una “forma di asfissia meccanica violenta da strangolamento“. Le forze dell’ordine hanno, dunque, sentito il 60enne che, nel corso dell’interrogatorio, sarebbe crollato confessando l’omicidio.
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Per il compagno di cella della vittima è scattato l’arresto e la misura cautelare della custodia cautelare in carcere, richiesta, come riporta Il Giorno, dal procuratore Giuseppe Verzera e dal sostituto procuratore Natalia Carrozzo che stanno coordinando le indagini.
Quello consumatosi nei giorni scorsi è il secondo omicidio nel carcere del comune del catanese in un anno. Circa un mese fa è stato scoperto che un detenuto, deceduto a gennaio, era stato strangolato e ucciso dal compagno di cella. Inizialmente si era ipotizzata una morte per cause naturali, ma le successive indagini hanno fatto emergere il delitto.
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