Sale a 100 il numero dei dispersi a seguito di una frana in una miniera di giada in Birmania: 200 soccorritori mobilitati nelle attività di ricerca.
Sale almeno a 100 il bilancio delle persone scomparse a seguito di una frana in una miniera di giada in Birmania. Lo ha riferito la BBC: stando a quanto si apprende dalla fonte ufficiale, la tragedia si è verificata intorno alle 04:00 di mercoledì (ore 21:30 GMT di martedì 22 dicembre) nel distretto di Hpakant, nello stato di Kachin, nel Myanmar. L’iniziale bollettino segnava un morto e decine di feriti; il numero indefinito si è prima precisato con 70 unità; tuttavia, stando a quanto riporta la BBC il numero dei dispersi potrebbe essere in realtà molto più alto, “si teme che le persone scomparse siano almeno 100.”
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Frana in una miniera di giada: 1 morto, 100 dispersi
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Confermato l’unico decesso e almeno i 70 dispersi a seguito della frana nella notte in una miniera di giada nel nord della Birmania. Stando a quanto si legge nei principali media internazionali, la frana è stata probabilmente provocata da un trabocco di macerie scaricate dai camion nelle miniere a cielo aperto; situazione molto comune nel Paese che, specialmente se verificata in aree prive di arbusti, costringe chi cerca frammenti a scavare in condizioni altamente pericolose. La notizia collima con le ultime informazioni riportate dai soccorritori locali citate nel sito di Hpakant. “Tra le 70 e le 100 persone sono disperse in una frana avvenuta alle 4:00” Il Myanmar, noto anche come Birmania, è la più grande fonte mondiale di giada, ma le sue miniere sono state spesso epicentri di numerosi incidenti simili.
Le primissime dichiarazioni dei funzionari riportavano la notizia del trasferimento di 25 feriti in ospedale. Le ricerche sono tuttora aperte, con il coinvolgimento di circa 200 soccorritori, alcuni di loro a bordo di barche per tentare di prelevare le salme da un lago vicino alla zona colpita dalla tragedia. Secondo le stime del Guardian, le pericolosissime miniere del Paese hanno registrato più di 160 morti nel 2020. Lo scorso anno le vittime sono state sepolte vive da un’improvvisa frana di fango che ha letteralmente travolto una miniera: la tragedia si è verificata sempre a Hpakant. Ancora, nel 2019 sono morte altre 54 persone a causa dello straripamento di un lago.
L’estrazione della giada è assolutamente vietata a Hpakant. Tale normativa è spesso inosservata dai residenti locali, regolari trasgressori a causa dell’assenza di opportunità lavorative, spinti dalle miserabili condizioni di vita aggravate dalla permanenza della pandemia virale.
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