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Scomparsa Sara Lemlem Ahmed, il convivente: “Torna, ora ho paura.”

Sono passati 18 giorni dalla sparizione di Sara Lemlem Ahmed: gli ultimi aggiornamenti sulla 40enne olandese di origine etiope.

Polizia (Getty Images)

Ultime novità su Sara Lemlem Ahmed, la 40enne olandese di origine etiope scomparsa a Vigevano, in provincia di Pavia. Sono passati ormai 18 giorni dalla sua sparizione, ma di lei ancora nessuna traccia. Stando agli ultimi aggiornamenti riferiti dal quotidiano locale La Provincia Pavese, una nuova segnalazione sull’apparente fuggitiva potrebbe offrire nuovi indizi sul caso. Al momento i vigili del fuoco hanno annunciato martedì, 21 dicembre, l’avvio alle attività di ricerca del cadavere. Alta un metro e 60, capelli neri e occhi castani, Sara era arrivata in Italia poco prima dell’epidemia e si stava impegnando per accelerare il suo percorso di integrazione, possibile solo con un lavoro stabile: l’unico rimedio per raggiungere l’indipendenza economica e per migliorare le sue competenze linguistiche dell’italiano.

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Dopo 18 giorni, ancora nessuna traccia. Si infittisce il mistero della sparizione di Sara Lemlem Ahmed. Erano i primi di dicembre quando la 40enne olandese di origine etiope è stata dichiarata scomparsa. Di lei non si hanno più tracce dallo scorso sabato 4 dicembre, quando ha deciso di allontanarsi volontariamente dall’abitazione a seguito di un acceso diverbio con il suo compagno. L’uomo non ha perso tempo e ha immediatamente denunciato la scomparsa della convivente alla stazione di polizia di Vigevano, in provincia di Pavia.

L’ennesima piega tragica arriva dalla segnalazione di un suo potenziale avvistamento in Centrale a Milano. Stando a quanto riferisce La Provincia Pavese, la mittente della denuncia è una pensionata di Vigevano. Quest’ultima avrebbe confessato di aver visto Sara Lemlem Ahmed in via San Giacomo in tarda serata, verso le 22.30 di sabato 4 dicembre, data che coincide con la sua sparizione. “Qualche giorno fa – testimonia la donna citata dalla fonte locale – ero in stazione centrale a Milano con una mia amica […] mi ha colpito questa ragazza che sembrava chiedesse aiuto.”

L’indizio potrebbe rivelarsi essenziale ai fini dell’inchiesta, ma al momento non sembra fondato poiché la descrizione dell’abbigliamento non corrisponde a quello che la donna indossava nel giorno della sparizione. Al momento i vigili del fuoco hanno annunciato l’avvio alle attività di ricerca del cadavere. Le indagini sono iniziate questo martedì 22 dicembre all’altezza del ponte della Giacchetta. Stando a quanto si apprende dal notiziario pavese, i pompieri hanno dragato il naviglio che recide l’aria Giacchetta, il corso d’acqua più prossimo all’abitazione della 40enne, residente in via San Giacomo con il compagno di nazionalità italiana.

La polizia è tuttora impegnata a ricostruire le esatte dinamiche e circostanze antecedenti alla scomparsa di Sara Lemlem Ahmed. Invano: alcun particolare è emerso nel lungo colloquio con Corrado, il convivente italiano che Sara aveva conosciuto in Belgio. L’informazione trova conferma nella testimonianza dell’interrogato: “Non è ancora uscita una traccia e ora ho paura per lei. In questi momenti si pensa un po’ a tutto. Non saprei nemmeno dove possa essere andata senza documenti, senza soldi e senza telefono. Spero che Sara torni il prima possibile. […] In questi giorni sono andato in tutti i luoghi nei quali andavamo assieme come la Buccella, Sforzesca o anche strada San Marco. Ma non sono riuscito a trovare nulla.”

Secondo le testimonianze degli amici, la coppia si amava molto ed era molto affiatata, ma ultimamente il rapporto aveva iniziato a incrinarsi. Dalle dichiarazioni dei conoscenti, Sara non era riuscita a trovare un lavoro stabile e sembrava volesse tornare in Olanda; un’intenzione che espresse anche nell’acceso diverbio col convivente, poche ore prima di sparire. Il giorno della scomparsa indossava jeans scuri, stivali e un giaccone pesante scuro. L’ansia continua a corrodere l’animo di amici e familiari. Al momento la pista di un potenziale ritorno in Olanda sembra inverosimile: Sara non ha né documenti né soldi, tanto meno il cellulare, al momento sotto sequestro.

Polizia (Getty Images)

Ad aiutare le indagini degli ispettori c’è anche la trasmissione Chi L’ha Visto, che ha già dedicato a Sara un servizio.

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