Sale a 8 morti il bilancio delle vittime dell’attentato suicida nel giorno di Natale contro un bar nel centro della città di Beni, in Congo.
Natale di terrore per la Repubblica Democratica del Congo. Questo sabato, 25 dicembre, un attentatore suicida ha fatto esplodere un ordigno in un bar-ristorante nella città di Beni, nella provincia del Kivu Nord. Stando a quanto riporta la CNN, al momento della tragedia il locale ospitava una trentina di persone intente a celebrare la festività natalizia. Secondo le ultime dichiarazioni delle autorità locali, l‘attacco kamikaze è da collegare ai ribelli delle Forze Democratiche Alleate (ADF), gruppo terroristico affiliato all’ideologia dello Stato Islamico.
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Recuperata la testa del kamikaze: “la sua identità…”
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Sale a 8 il bilancio delle vittime decedute nell’attacco suicida di sabato 25 dicembre a Beni, nell’est della Repubblica Democratica del Congo, dove un kamikaze si è fatto esplodere attivando un ordigno all’ingresso di un bar-ristorante locale. La notizia trova conferma nel rapporto ufficiale delle autorità. I funzionari provinciali puntano il dito contro i ribelli del gruppo delle Forze democratiche alleate (ADF), i cui leader hanno giurato fedeltà all’organizzazione jihadista Stato islamico. Secondo i primi elementi riportati dalle fonti ufficiali, l’attentatore non è riuscito a entrare nel locale: impedito dalle guardie giurate ad accedere al bar, il kamizake ha pertanto deciso di innescare la bomba all’ingresso.
Dall’iniziale bilancio di sei decessi e tredici feriti trasportati d’urgenza agli ospedali locali – le stime sono state dichiarate dal generale Sylvain Ekenge, portavoce del governatore militare del Nord Kivu – il bilancio complessivo conta 8 decessi e una ventina di feriti. Il dato definitivo trova conferma nella dichiarazione di Patrick Muyaya, ministro delle Comunicazioni e portavoce del governo congolese. L’alto funzionario ha asserito durante la conferenza stampa: “Il bilancio registra otto morti tra cui un capitano della 22a brigata, al ristorante con moglie e figli al momento della tragedia.” Tra le vittime c’è anche l’attentatore, “la cui identificazione è sconosciuta perché difficile da accertare.“, ha precisato il tenente generale Constant Ndima, governatore militare del Nord Kivu.
“Abbiamo potuto recuperare solo la sua testa: resto del corpo è stato completamente fatto a pezzi dall’esplosione, ma arriveremo a identificarlo grazie al nostro database“, ha riferito l’alto funzionario ai giornalisti.