Matteo Salvini nell’ottica di collaborazione tra partiti avrebbe deciso di procedere spedito sul nome da candidare per il Quirinale: le parole del leader del Carroccio.
I tempi stringono, a breve Sergio Mattarella lascerà il Quirinale. Un momento caldissimo per la politica italiana che spera di trovare per il Colle un nome in grado di conciliare tutte le forze. Anche Matteo Salvini la pensa in questo modo, tanto di aver continuato a lavorare sul punto anche in questi giorni di Festa.
Quirinale, Matteo Salvini (Lega) a lavoro per un nome condiviso
“Anche in questi giorni sto continuando a contattare i miei colleghi segretari, perché con tanti problemi che hanno gli italiani conto che la politica dimostri concretezza e rapidità nelle scelte”. Con queste parole, riporta Il Corriere della Sera, Matteo Salvini si sarebbe espresso sulla questione Quirinale al termine di una visita al carcere di San Vittore, Milano.
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE >>> Quirinale, parla il capogruppo alla Camera della Lega
Il leader della Lega non avrebbe smesso di lavorare neanche a Natale, ponendosi quale obbiettivo quello di trovare un nome nel minor tempo possibile. Ma la mission non è facile: il punto caldo resta comprendere quali sono le intenzioni del premier Mario Draghi. Ad avviso di Salvini, infatti, nessuna pedina si potrà muovere sullo scacchiere se prima il primo ministro non avrà palesato chiaramente le sue intenzioni.
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE >>> Mario Draghi, saluti di fine anno o discorso di congedo? Le opinioni dei partiti
Un’ambiguità che non era mai esistita, almeno fino al discorso di fine anno di Draghi che alcuni hanno letto più come un congedo di fine mandato. Eppure, riporta Il Corriere della Sera, il Presidente del Consiglio incontratosi con Salvini gli avrebbe detto di essere rimasto sorpreso dal travisamento delle sue parole. L’ex numero 1 della Bce avrebbe affermato che se la volontà dei Partiti è quello di volerlo alla guida dell’Esecutivo è proprio quello che accadrà.
Tornando alla questione Quirinale, la Lega pare stia trovando resistenze anche al proprio interno. Giancarlo Giorgetti, Ministro dello Sviluppo Economico, starebbe sponsorizzando proprio un passaggio di Draghi al Colle. E non sarebbe il solo, numerosi militanti del Carroccio converrebbero sul punto.
Dall’altro, invece, c’è chi teme che un passaggio di testimone tra Mattarella e l’attuale Premier possa pregiudicare tutto il lavoro svolto fino ad oggi, qualora si andasse al voto anticipato. In sintesi, Matteo Salvini adesso si troverebbe a dover cercare di conciliare diverse posizioni. E lo deve soprattutto ai suoi alleati ai quali ha promesso che il partito sarebbe rimasto compatto e coeso.