Proseguono le indagini sul filmato collegato all’arresto del 19enne che a Natale avrebbe tentato di entrare nel castello di Windsor.
Momenti di terrore al Windsor Castle, palazzo nell’omonima cittadina nella contea del Berkshire, nel Regno Unito. Stando a quanto riporta il Sun, la polizia locale è ancora mobilitata nell’inchiesta e sta attualmente valutando il contenuto del filmato apparentemente collegato all’arresto di un 19enne presunto responsabile del fallito attacco all’interno della residenza reale durante le festività natalizie.
Il ragazzo trattenuto dagli ufficiali armati è originario di Southampon ed è stato definito dagli agenti come uno “squilibrato”: l’indagato è al momento sotto sorveglianza del regime, come previsto dal Mental Health Act per le persone affette da disturbi e problemi mentali. La polizia londinese non fornisce ulteriori informazioni circa le dinamiche e l’identità dell’attentatore, rivelata in seguito dal Sun.
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“Cercherò di uccidere la regina”: l’identità del 19enne
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Proseguono le indagini sul video collegato al fallito attacco al castello di Windsor. Secondo quanto riporta il notiziario The Sun, il presunto responsabile, uno squilibrato di 19 anni, ha tentato di intrufolarsi all’interno della residenza reale. Mascherato e armato di balestra, il ragazzo è stato immediatamente fermato dalle forze dell’ordine. Le intenzioni del 19enne erano chiare e concise: il giovane avrebbe fatto irruzione nel castello di Windsor per assassinare la regina mentre celebrava il Natale e le festività in tranquillità e in compagnia degli affetti della sua famiglia.
Il malvagio piano del giovane è udibile anche nel filmato pubblicato dal Sun. Il video mostra un individuo con una felpa nera, completamente oscurato in volto; in mano, una modernissima balestra che dichiara con voce distorta artificialmente di voler “assassinare la regina.” Stando a quanto si legge dalla fonte ufficiale, l’omicidio sarebbe il culmine di una missione di vendetta per il massacro di Jallianwala Bagh: la strage del lontano 1919 nel Punjab indiano per mano dell’allora impero britannico è nota anche come massacro di Amritsar. Nella tragica giornata del 13 aprile 1919, le truppe coloniali aprirono il fuoco sulla folla per ordine del generale di brigata Reginald Dyer: 379 vittime.
Il Sun ha rivelato l’identità del 19enne: il suo nome sarebbe di origine asiatica. Il ragazzo si chiama Jaswant Singh Chail.