Secondo gli ultimi sondaggi politici, il centrodestra potrebbe essere un passo avanti alla coalizione giallo-rossa: ago della bilancia Silvio Berlusconi.
L’Istituto Bidimedia ha pubblicato dei sondaggi politici dai quali sarebbe emerso un quadro molto interessante sulla politica italiana. Proiezioni che hanno dato un’idea di quello che potrebbe essere il panorama elettorale, fornendo degli ipotetici scenari sull’esito delle votazioni.
Sondaggi politici, Berlusconi ago della bilancia: le ipotesi
Se si andasse al voto anticipato, quali sarebbero i risvolti? L’Istituto Bidimedia, riporta la redazione di Money.it, avrebbe provato a fornire una risposta attraverso dei sondaggi con cui ha reso noti dei possibili scenari.
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Il primo – se nessuna modifica venisse effettuata alla Legge Elettorale- vedrebbe i tre blocchi di destra, sinistra e Movimento 5 Stelle ed infine quello di centro affrontarsi in un testa a testa. Se fosse, infatti, questo l’assetto politico è possibile che il centrodestra riuscirebbe a spuntarla sui giallo-rossi ottenendo una maggioranza tra i banchi del parlamento. Ma se la sinistra riuscisse ad inglobare i favori di Azione, la lotta si farebbe più ardua.
Ma il vero fattore determinante sarebbe Silvio Berlusconi. Senza il suo partito, la Lega e Fratelli d’Italia non riuscirebbero ad avere quello sprint di cui necessitano per accaparrarsi una maggioranza. Senza quella, nessun supporto per il Quirinale, quindi. Una sorta di chiusura a doppia mandata che unisce indissolubilmente Forza Italia ai cugini del Carroccio ed al partito della Meloni.
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Se la legge elettorale, invece, dovesse passare al proporzionale, secondo Bidimedia – riporta Money.it– una “larga intesa” sarebbe cosa più che certa.
Tuttavia, senza considerare il sistema di voto ed a prescindere da esso, Silvio Berlusconi pare essere il fattore determinante. Un ruolo di cui lui e i suoi sarebbero ben consapevoli, tanto che se la destra non dovesse sostenerlo nella sua corsa al Quirinale, il Cavaliere potrebbe ben decidere di voltare le spalle alla coalizione arrecandogli non pochi grattacapi.
La Questione Colle, ora, è divenuta il punto caldo all’esito del quale effettivamente si comprenderanno quali saranno gli assetti politici del futuro. Tutto quello che si muoverà sul tavolo oggi, avrà degli effetti domani.