Covid-19, il bollettino del 29 dicembre: 98.020 nuovi casi e 148 morti

Il Ministero della Salute, nella giornata di oggi mercoledì 29 dicembre, ha comunicato i numeri dell’epidemia da Covid-19 in Italia tramite bollettino.

Bollettino coronavirus mappa regione
(Ministero della Salute)

Appena lo stato dell’epidemia da coronavirus diffusasi in Italia. Secondo l’aggiornamento odierno del Ministero della Salute, le persone risultate positive al virus dall’inizio dell’emergenza sono salite a 5.854.428 con un incremento di 98.020 unità rispetto a ieri. Sale ancora il dato relativo ai soggetti attualmente positivi che ammonta a 674.865 (+75.997), così come quello dei ricoveri in terapia intensiva: 1.185 in totale e 40 in più rispetto a ieri. I guariti complessivi sono 5.042.472, ossia 21.871 in più di ieri. Nelle ultime 24 ore si sono registrati 148 decessi che hanno portato il bilancio delle vittime totale in Italia a 137.091.

La Regione Emilia Romagna, si legge nelle note, ha eliminato dal totale 11 casi, in quanto giudicati non casi Covid-19. Anche il Friuli Venezia Giulia ha sottratto 3 casi a seguito di tre test antigenici non confermati dai successivi tamponi molecolari. La Regione Lazio segnala che ieri il numero di nuovi decessi è stato di 19 e non 31, come erroneamente comunicato. La Calabria specifica che 5 tra i decessi comunicati in data odierna sono avvenuti nei giorni scorsi. La Campania comunica che 4 decessi registrati oggi risalgono ad un periodo precedente. La Sicilia specifica che 6 tra i decessi riportati in data odierna sono da attribuirsi ai giorni scorsi.

Covid-19, bollettino: i numeri di martedì 28 dicembre

Coronavirus
(Getty Images)

Stando all’aggiornamento di ieri, i casi di contagio complessivi ammontavano a 5.756.412. In crescita i soggetti attualmente positivi che risultavano essere 598.856, così come i pazienti ricoverati nei reparti di terapia intensiva: 1.145 in totale. Le persone guarite dall’inizio dell’emergenza erano 5.020.601 mentre il bilancio totale delle vittime saliva a 136.955.

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Coronavirus, bollettino: i numeri del Covid-19 in Italia nella giornata di lunedì 27 dicembre

Secondo il bollettino diramato lunedì, le persone risultate positive al virus dall’inizio dell’emergenza erano 5.678.112. Continuavano a salire anche i soggetti attualmente positivi che ammontavano a 537.504 ed i ricoveri nei reparti di terapia intensiva: 1.126 in totale. I guariti complessivi erano 5.003.855 mentre il bilancio delle vittime totale saliva a 136.753.

PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —> Covid-19, il bollettino del 27 dicembre: 30.810 nuovi casi di contagio e 142 vittime

Violazione della quarantena, le multe: a quanto ammontano

A breve, riporta Il Sole 24 Ore, il Cts dovrà decidere su una questione molto delicata: il periodo di isolamento per i soggetti vaccinati con terza dose venuti a contatto con i positivi. E mentre si discute di una rimodulazione a non essere messe sono le sanzioni in caso di violazione degli obblighi.

Uscire di casa, nonostante un provvedimento che imponga, invece, di restarci potrebbe costare molto caro. La norma dice, infatti, che chi non rispetta l’ordine di impedire la diffusione di una malattia è punibile con l’arresto da 3 a 18 mesi e con una multa dai 500 ai 5mila euro. Qualora, però, le Forze dell’Ordine rilevino l’elemento doloso si potrebbe arrivare a 12 anni di carcere.

Pfizer, a marzo vaccino contro Omicron: le parole dell’Amministratore delegato

Il vaccino specifico contro Omicron sarà pronto in primavera” questo, riporta Sky Tg24, quanto dichiarato da Sabine Bruckner, amministratore delegato di Pfizer Svizzera. Una dichiarazione, però, accompagnata da una precisazione ossia che non è certo possa esserne realmente necessario l’utilizzo.

La nota casa farmaceutica starebbe lavorando per valutare l’effettiva efficacia del vaccino avverso tutte le varianti del Covid-19 che stanno emergendo. Attualmente è certo che con la dose booster la possibilità di manifestazioni gravi della malattia si abbasserebbe sensibilmente.

Scuola, obbligo vaccinale: ipotesi al vaglio del Cts

Oltre ai tempi della quarantena, il Cts starebbe fronteggiando anche varie ipotesi sorte intorno al mondo Scuola. In particolare, a tornare al centro della discussione la quarantena per un’intera classe nel caso di un solo alunno accertatamente positivo. Attualmente, infatti, il protocollo prevede l’isolamento solo quando i contagi sono tre. Non solo, caldo anche il tema dell’obbligo vaccinale per il comparto.

Una proposta che alcuni vorrebbero vedere estesa anche ad altre categorie. Tra questi – riporta Tiscali Notizie– il presidente di Confindustria Carlo Bonomi. Nonché il Ministro per la Funzione pubblica Renato Brunetta il quale spera nel Green Pass rafforzato (ottenibile solo a seguito di vaccinazione o guarigione) per tutto il mondo del lavoro.

Anche il ministro Andrea Orlando si sarebbe detto d’accordo all’obbligo vaccinale, o comunque ad una specie di lockdown per non vaccinati che rischiano di mandare in tilt il sistema sanitario.

Le strade per contenere l’epidemia: parla il farmacologo Silvio Garattini

Il governo avrebbe tre strade per contenere la pandemia: obbligo vaccinale, lockdown per i no vax ed eliminare i tamponi dal Green pass. Queste – riporta Quotidiano.net– le parole del farmacologo Silvio Garattini, fondatore dell’Istituto Mario Negri di Milano. Il professore ha proseguito affermando che, però, a suo avviso sarebbe solo la prima opzione a poter garantire una efficace uscita dalla pandemia.


Grattini ha esortato il Governo ad “avere maggior coraggio”, in questo momento ha tuonato non è accettabile che così tante persone ancora rifiutino di immunizzarsi.

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