L’ex Ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora, avrebbe imputato a Giuseppe Conte un eventuale fallimento del Movimento 5 Stelle nella questione Quirinale.
Il Movimento 5 Stelle sembrerebbe sempre più il palcoscenico di una guerra intestina. All’interno dello schieramento in tanti non starebbero apprezzando l’operato del nuovo leader Giuseppe Conte tanto da lanciarsi spesso in aspre critiche. L’ultima, all’indirizzo dell’Avvocato del Popolo, arriva dall’ex Ministro dello Sport Vincenzo Spadafora, il quale avrebbe imputato a Conte un ipotetico fallimento nella corsa al Quirinale qualora si verificasse.
Movimento 5 Stelle, ancora tensioni interne: Spadafora attacca il leader Giuseppe Conte
“Rischiamo di scendere sotto il 10% se non torniamo ad una azione politica incisiva” queste le parole dell’ex Ministro dello Sport Vincenzo Spadafora, intervistato da Il Corriere della Sera. Il grillino non ha usato toni morbidi nei confronti di Giuseppe Conte in relazione alla questione Quirinale. A suo avviso, alcune scelte operate dall’Avvocato del Popolo disorienterebbero l’elettorato. Spadafora, sul punto ha infatti affermato che “accedere al finanziamento pubblico, riabilitare la figura di Berlusconi, astenerci al Senato su Renzi e Cesaro, ridiscutere eutanasia e cannabis” avrebbero disorientato i loro votanti.
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I pentastellati sarebbero pronti ad avanzare il nome di una donna per il Colle. L’ex ministro dello Sport, anche sul punto è stato molto caustico: “Da che io ricordi – ha spiegato a Il Corriere della Sera- prima dell’elezione del capo dello Stato è sempre un grande classico (proporre il nome di una donna ndr)”. Ma il problema non sarebbe la consuetudine, avrebbe chiosato, anzi rappresenterebbe una novità.
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La vera criticità sarebbe stata riscontrata da Spadafora nel momento in cui avrebbe letto alcuni nomi che a suo avviso non sarebbero all’altezza del ruolo e, quindi, non votabili da parte del Movimento. Non solo, ha proseguito l’ex Ministro: a questo bisogna aggiungere i malumori che questa ipotetica lista ha creato, e non per il sesso delle candidate, ma quanto perché il gruppo parlamentare ne avrebbe avuto notizia tramite i media e non conoscenza diretta da parte del proprio leader.
In chiosa, Vincenzo Spadafora ha voluto sottolineare come questo sia il momento per iniziare il confronto solo con quelle forze politiche che guardano nella stessa direzione del M5S.