“Pomeriggio 5”, le dichiarazioni di Maurizio Stecca, l’ex pugile intubato per 23 giorni a causa del Covid: “Ho rischiato di morire”
Durante il primo blocco di “Pomeriggio 5 News”, Simona Branchetti non manca di dedicare spazio all’argomento Covid, che in questi giorni, considerata la vertiginosa risalita dei contagi, è una delle tematiche più scottanti dei talk televisivi. La sostituta di Barbara D’Urso, che sta tenendo una linea editoriale agli antipodi rispetto alla collega, non manca di intervistare virologi ed esperti che possano fornire un quadro completo della situazione.
Occasionalmente, la Branchetti raccoglie anche le testimonianze di tutte quelle persone che, direttamente o indirettamente, hanno dovuto combattere contro il virus. Durante l’appuntamento di quest’oggi, mercoledì 29 dicembre, la conduttrice ha ascoltato l’ex campione del pugilato Maurizio Stecca, vincitore dell’oro olimpico nella boxe (1984). L’atleta, nonostante le due dosi di vaccino ricevute, avrebbe rischiato la vita proprio a causa del Covid: “Ero più di là che di qua“.
“Pomeriggio 5”, Maurizio Stecca e la confessione in diretta: “Ho rischiato di morire”
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La testimonianza rilasciata da Maurizio Stecca ai microfoni di “Pomeriggio 5 News” ha letteralmente fatto rabbrividire il pubblico di Canale Cinque. L’ex pugile, che nel 1984 ha conseguito l’oro olimpico a Los Angeles – nella categoria della boxe -, ha contratto il virus in una forma grave, nonostante le due dosi di vaccino a cui si era sottoposto. Come svelato a Simona Branchetti, il calvario sarebbe iniziato nei mesi di novembre e dicembre. L’atleta, che si sentiva sempre stanco, aveva sviluppato una tosse sempre più insistente.
Di fronte ad un peggioramento delle sue condizioni di salute, Stecca si è ritrovato costretto a chiamare il 118. Il suo racconto, che ha lasciato la presentatrice senza parole, ha davvero dell’incredibile: “Appena sono salito in ambulanza sono svenuto. Mi sono risvegliato in ospedale dopo 4 giorni“. In seguito, per Maurizio è iniziata una lenta agonia che si è protratta per ben 23 giorni.
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L’ex pugile, ricoverato presso l’ospedale Ca’ Foncello di Treviso, è rimasto intubato per oltre tre settimane. Un periodo di tempo davvero spaventoso, se si considera che il soggetto aveva già una copertura data dalle due dosi di vaccino. Maurizio, di fronte alle domande della Branchetti, non ha potuto nascondere il proprio reale stato d’animo: “Ero più di là che di qua. Penso che il vaccino mi abbia protetto dal passo successivo, e cioè dall’andarmene“.
Un resoconto drammatico e senza dubbio sorprendente, quello di Stecca, che ora, fortunatamente, sta affrontando un percorso di riabilitazione dopo essere risultato negativo al Covid. “Mi hanno trasferito in un ospedale dove sto facendo riabilitazione“, ha esclamato Maurizio, il quale, nonostante le inevitabili compromissioni fisiche, ha tutta l’aria di aver recuperato l’entusiasmo e la grinta necessaria per combattere.
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Simona Branchetti, nell’augurargli una pronta guarigione, ha ulteriormente sottolineato l’importanza dei vaccini. “I vaccini ti hanno protetto Maurizio, non dimentichiamocelo!“: queste le parole della conduttrice.