Bobby+Solo%2C+il+figlio+nel+tunnel+della+droga%3A+a+Roma+%C3%A8+quasi+morto%2C+oggi+racconta+tutto
yeslifeit
/2021/12/30/bobby-solo-figlio-alain-satti-droga-quasi-morto/amp/
Spettacolo

Bobby Solo, il figlio nel tunnel della droga: a Roma è quasi morto, oggi racconta tutto

Il figlio di Bobby Solo, Alain Satti, ha raccontato di aver vissuto un incubo a causa dell’abuso di sostanze stupefacenti: a Roma è quasi morto.

Alain Satti (Instagram)

Alain Satti è il primogenito del celebre cantante Bobby Solo. Famoso per essere “l’Elvis italiano”, Bobby dal 1967 al 1991 è stato sposato con la ballerina francese Sophie Teckel, da cui ha avuto i figli Alain (nato nel 1968), Chantal (nata nel 1971) e Muriel (nata nel 1975). Delle due figlie sappiamo poco, ma Alain ha accettato di essere intervistato da Eleonora Daniele a Storie Italiane: durante l’intervista il figlio del cantante ha raccontato il suo passato giovanile, disastroso tra abuso di alcool e droga.

Alain Satti e l’abuso di alcool e droga, oggi racconta tutto

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE >>  “Piccola bimba viziata”. Scoppia la guerra al “GF Vip”, urla e pianti nella casa

Alain Satti svela il suo passato solo oggi. Il figlio di Bobby Solo ha raccontato di essere stato tossicodipendente a lungo, finché un terribile incidente gli ha aperto gli occhi e lo ha spronato a guarire. “Le mie vulnerabilità mi hanno portato a militare all’interno di quelle che erano le proposte di quel periodo” ha raccontato Alain. L’abuso di droga e alcool gli ha rovinato la vita fin da giovanissimo: “Si iniziava con lo spinello piuttosto che con l’alcool, ma nel periodo militare gli eccessi aumentarono ed ebbi un incidente significativo: caddi sui binari del treno a Roma Ostia. Per fortuna un passante lo trovò, quasi privo di senso, tra i binari: “A salvarmi fu un maresciallo in pensione. Venni ricoverato”.

Nonostante Alain non abbia mai avuto un rapporto particolarmente stretto con Bobby, il padre capì che le condizioni del figlio erano arrivate ad un punto di non ritorno, e decise di accompagnarlo in una clinica di recupero. “Non dimentico il mio primo incontro con la famiglia, dopo un anno, come previsto dai protocolli della comunità” ha raccontato Alain. “Non si può incriminare un genitore”.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE >> Alessia Marcuzzi, la verità su Francesco Facchinetti: “Vi spiego perché è finita”

Alain Satti (Instagram)

“Voglio che la mia testimonianza possa permettere alle famiglie di uscire da questa situazione, da questo tunnel buio” ha concluso Alain. Non c’è nessun rimpianto nei confronti dei genitori, che comunque lo hanno aiutato come hanno potuto. “Mio padre? Non lo posso incriminare. Non ho mai attribuito colpe specifiche ai miei genitori” ha detto.

Recent Posts

Perchè visitare una capitale Europea in primavera?

La primavera porta con sé un'atmosfera unica e magica, rendendo il momento ideale per esplorare…

10 mesi ago

Problemi di umidità: l’importanza di eliminare definitivamente la muffa sui muri

La presenza di muffa sui muri è un segnale inequivocabile di un ambiente con un…

10 mesi ago

Strumenti rivoluzionari di CapCut per rimuovere lo sfondo dai video Scholar

Nel vasto ambito dell’istruzione e del mondo accademico, gli studiosi svolgono un ruolo fondamentale nel…

11 mesi ago

Ho i denti sensibili: cosa posso fare?

Nel corso del tempo non è raro ritrovarsi a dover far fronte a qualche forma…

11 mesi ago

Montascale per anziani, perché è importante conoscere i (reali) benefici

Quanto sono importanti i montascale per anziani e perché è fondamentale approfondire i benefici? Iniziamo…

12 mesi ago

Rimedi per naso chiuso: cosa c’è da sapere sui decongestionanti nasali

Le temperature sono scese da poco ma tutti prima o poi sappiamo che ci troveremo…

1 anno ago