Il cadavere di un uomo di 43 anni, scomparso da due giorni da Taviano (Lecce), è stato trovato in un compattatore di rifiuti di una ditta.
Raccapricciante scoperta nel pomeriggio di ieri in una ditta di smaltimento rifiuti, sita lungo la provinciale 19 Galatone-Galatina (Lecce). Il cadavere di un uomo di 43 anni, di cui si erano perse le tracce la sera di Capodanno, è stato ritrovato all’interno di un compattatore. Sul caso sono in corso le indagini degli inquirenti, i quali ipotizzano che il 43enne possa essersi introdotto in un cassone di rifiuti di un supermercato, poi prelevato dal camion della raccolta e versato nel compattatore del deposito.
Nel pomeriggio di ieri, lunedì 3 gennaio, il cadavere di un uomo è stato trovato morto all’interno di un compattatore di rifiuti nel deposito di una ditta di smaltimento, sito lungo la provinciale 19 Galatone-Galatina, in provincia di Lecce.
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Si tratta, riporta la redazione locale di Lecce Prima, di Andrea Ferrari, il 43enne scomparso la sera di Capodanno dalla sua casa di Taviano, dove viveva con la madre. Dopo la denuncia di scomparsa, le forze dell’ordine avevano attivato le ricerche che purtroppo si sono concluse drammaticamente a due giorni di distanza.
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Presso il deposito sono arrivati i vigili del fuoco, il medico legale, i carabinieri della stazione di Alezio ed i colleghi della compagnia di Gallipoli. I militari dell’Arma stanno ora indagando per capire cosa possa essere accaduto nel dettaglio.
Secondo quanto ricostruito, scrivono i colleghi di Lecce Prima, il 43enne si sarebbe introdotto in un cassone per la raccolta del cartone di un supermercato di Gallipoli, nei pressi del quale è stata individuata poche ore prima la sua auto. Il contenitore sarebbe stato poi prelevato da un camion e sversato nel compattatore del deposito. Proprio il ritrovamento dell’auto vicino il cassonetto ha indirizzato le squadre di ricerca all’Ecocentro, considerato che in passato il 43enne si era introdotto in un cassonetto dei rifiuti speciali dopo essersi allontanato da casa.
Maggiori dettagli potrebbero emergere dai filmati delle telecamere di sorveglianza poste nelle vicinanze del supermercato che gli inquirenti hanno acquisito e stanno esaminando.
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