Decine di manifestanti e almeno 12 agenti di polizia sono morti durante le proteste scoppiate nel Paese: lo hanno riferito le autorità locali.
Continua l‘escalation di violenza nel Kazakistan: la situazione è fuori controllo e il bilancio dei decessi peggiora col passare dei giorni. Al momento si contano decine di manifestanti e almeno 12 agenti di polizia morti durante le proteste e i disordini scoppiati nel Paese: il bollettino provvisorio è stato riferito dalle autorità locali. Stando a quanto si apprende dalle fonti ufficiali, un ufficiale delle forze dell’ordine è stato persino decapitato. Il movente al principio delle insurrezioni? L’aumento dei prezzi del gas.
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Decine di morti tra manifestanti e agenti della polizia: questo è il tragico bollettino delle insurrezioni scoppiate in Kazakhstan durante la notte. Dal 2 gennaio le proteste accendono l’intero territorio. Stando alle ultime dichiarazioni dei funzionari locali, l’escalation di violenza non dà alcun cenno di diminuzione. La situazione è fuori controllo, lo hanno riferito le autorità del Paese: tra le testimonianze raccolte spicca quella del portavoce delle forze dell’ordine, che ha precisato ai media le dinamiche degli ultimi disordini: “La scorsa notte le forze estremiste hanno tentato di prendere d’assalto gli edifici amministrativi e il dipartimento di polizia di Almaty, oltre a dipartimenti e posti di polizia locali.”
L’informazione trova conferma nelle agenzie Interfax-Kazakhstan, Tass et Ria Novosti, le cui fonti citano le stime del portavoce di polizia locale Saltanat Azirbek e confermano il decesso di “decine di assalitori […] freddati in operazioni antiterrorismo.” Le identità delle vittime, stando alle dichiarazioni ufficiali, sono ancora in fase di accertamento. Le rivolte più sanguinose hanno colpito la capitale economica del Paese, Almaty, epicentro di violente sparatorie sulla folla. Il conflitto a fuoco è confermato nei vari video resi noti dall’agenzia di stampa Tass, i cui filmati mostrano i soldati sparare ad altezza d’uomo. Secondo le stime del ministero dell’Interno kazako si contano almeno 8 membri accertati delle forze dell’ordine rimasti uccisi negli scontri; altri 137 sono rimasti feriti.
Mentre la Commissione europea lancia l’appello alla “moderazione” per la “risoluzione pacifica“; dall’altra parte, il comunicato del Cremlino dichiara pieno sostegno alle operazioni antiterrorismo in Kazakistan per garantire la sicurezza e l’integrità del Paese.
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