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Colesterolo alto, un comportamento comune scorretto che probabilmente adotti anche tu

Il colesterolo alto può provocare gravi rischi per l’organismo, come ictus e infarto. Un comportamento molto comune registrato tra le cause: quello che non ti aspetti

Insaccati (Pixabay)

Parte integrante del sangue, appartenente alla famiglia dei lipidi, il colesterolo riveste un ruolo cruciale nel nostro organismo, contribuendo ad alcune attività biologiche essenziali.  Prodotto dal nostro organismo, e in piccola parte introdotto dalla dieta alimentare, quando supera i normali livelli utili al suo ottimale funzionamento, si deposita sulle pareti arteriose.

Il rischio comportato dalla ipercolesterolemia è l’ostruzione dei vasi sanguigni, provocando in alcuni casi conseguenze gravissime, come trombi, ictus e infarto. Per queste ragioni è di vitale importanza occuparsi del monitoraggio del colesterolo con periodicità, sottoponendosi ad esami specifici.

Ci sono alcuni accorgimenti che aiutano il controllo della sua presenza nel sangue, come l’attività motoria ed una dieta sana ed equilibrata. Ma alcuni studi hanno trovato una causa, oltre alla predisposizione genetica ed al consumo di cibi eccessivamente grassi, che influisce sul normale livello di colesterolemia. Si tratta di un comportamento estremamente comune, adottato quotidianamente da milioni di persone del tutto inconsapevolmente.

Colesterolo alto: il comportamento scorretto che non sai di adottare

Verdure (Pixabay)

Uno studio italiano condotto da Giovanna Muscogiuri, ricercatrice di endocrinologia, ha evidenziato una delle cause che aumentano il rischio del colesterolo alto nel sangue. La ricerca è stata effettuata coinvolgendo 187 soggetti affetti da obesità, con lo scopo di individuarne le abitudini alimentari.

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Gli esiti hanno stabilito che non solo la scelta dei cibi inseriti nella propria dieta quotidiana influisce sul livello di grassi nel sangue, ma anche il tempo in cui essi vengono consumati. Il risultato ha infatti rilevato una maggiore presenza di ipercolesterolemia in soggetti che impiegano meno di 20 minuti per pasto, registrando un raddoppiamento dei rischi correlati.

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Un’abitudine molto comune quella di dedicare sempre meno spazio all’alimentazione giornaliera a causa dell’assenza di tempo, che spesso influisce anche sulla scelta degli alimenti. È così che si predilige il cosiddetto “fast food” ad una dieta equilibrata, in alcuni casi sostituita da altri cibi dal consume veloce, come gli insaccati. Il corretto controllo del livello del colesterolo nel sangue inizia soprattutto a tavola con una dieta sana, ma più inaspettatamente anche dalle tempistiche ad essa associate.

Alimentazione (Pixabay)

Questa abitudine positiva non solo aiuta a modulare la presenza di grassi nel sangue ed i rischi ad essi associati. Contribuisce anche al funzionamento corretto del metabolismo, aiutando il controllo del peso attraverso un minore apporto calorico.

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