Covid-19, il bollettino del 14 gennaio: 186.253 nuovi contagi e 360 morti

Il Ministero della Salute, nella giornata di oggi, venerdì 14 gennaio, ha comunicato i numeri dell’epidemia da Covid-19 in Italia tramite bollettino.

Bollettino coronavirus mappa regione
(Ministero della Salute)

Aggiornato lo stato dell’epidemia da coronavirus diffusasi in Italia. Secondo il bollettino odierno del Ministero della Salute, i casi di contagio dall’inizio dell’emergenza sono 8.356.514, ossia 186.253 unità in più rispetto a ieri a fronte di 1.132.309 tamponi effettuati. In crescita i soggetti attualmente positivi ad oggi 2.398.828 (+75.310), così come i pazienti nei reparti di terapia intensiva: 1.679 in totale e 11 in più di ieri. I guariti complessivi sono 5.817.138 con un incremento da ieri di 125.199 unità. Si aggrava ancora il bilancio dei decessi nel nostro Paese con 360 decessi registrati nelle ultime 24 ore che hanno portato il totale a 140.548.

Covid-19, bollettino: i numeri in Italia di giovedì 13 gennaio

Coronavirus
(Getty Images)

Stando all’aggiornamento diramato nella giornata di ieri dal Ministero della Salute di ieri, le persone risultate positive al virus dall’inizio dell’emergenza erano 8.155.645. Saliva anche il dato relativo ai soggetti attualmente positivi che risultava essere 2.323.518. In calo, invece, i pazienti ricoverati in terapia intensiva: 1.668 in totale. I guariti erano complessivamente 5.691.939 mentre il bilancio delle vittime raggiungeva il totale di 140.188.

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Coronavirus, bollettino: i numeri del Covid-19 in Italia nella giornata di martedì 12 gennaio

Stando al bollettino di martedì, i casi di contagio erano 7.971.068. In crescita anche i soggetti attualmente positivi che risultavano essere 2.222.060. Scendeva il numero dei pazienti ricoverati in terapia intensiva: 1.669 in totale. I guariti erano complessivamente 5.609.136 mentre il bilancio delle vittime raggiungeva il totale di 139.872.

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Covid-19, monitoraggio settimanale Iss: incidenza dei casi e ricoveri in aumento

L’Istituto Superiore di Sanità (Iss), sul proprio sito, ha pubblicato il consueto monitoraggio sull’epidemia da Covid-19. Dal report è emerso l’aumento dell’incidenza dei casi passata da 1.699 a 1.988 ogni 100mila abitanti. L’indice Rt medio è pari a 1,56 (range 1,24 – 1,8), valore più alto della scorsa settimana e oltre la soglia epidemica. Unico dato in diminuzione è l’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero che passa da 1,3 a 1,2. Cresce il tasso di occupazione dei pazienti Covid nelle strutture ospedaliere: nei reparti di terapia intensiva si attesta al 17,5%, mentre nelle aree mediche al 27,1%.

Sono tredici le Regioni/Province Autonome classificate nella fascia di alto rischio, mentre sono otto quelle a rischio moderato. Tra quest’ultime, cinque sono ad alta probabilità di progressione a rischio alto.

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Lombardia, il governatore Fontana: “Rimaniamo ancora in zona gialla”

Il presidente della Regione, Attilio Fontana, ha annunciato che la Lombardia rimarrà in zona gialla anche nel corso della prossima settimana. Scongiurato, dunque, il passaggio di colore con l’introduzione di nuove restrizioni per il contenimento della diffusione del virus. Il governatore, riporta la redazione de Il Giorno, ha spiegato che la decisione è arrivata poichè uno dei parametri per il passaggio di colore, i posti occupati in terapia intensiva, è ancora sotto il limite. Infine, Fontana ha aggiunto: “Spero – ha aggiunto Fontana – che, essendo arrivati al picco si inizi, in una prima parte a stabilizzare come numeri e poi a discendere: mi auguro che questo sia il prossimo futuro“.

Fabrizio Pregliasco: “Siamo arrivati ad una fase di plateau”

Il virologo Fabrizio Pregliasco, intervenuto ai microfoni della trasmissione “24Mattino” su Radio 24, ha commentato l’andamento dell’epidemia in Italia. Secondo l’esperto, in questi giorni in Lombardia, si sarebbe raggiunta una fase di plateau. “Si registra – ha spiegato Pregliasco, come riporta Sky Tg24ancora un aumento giornaliero dei contagi, ma confrontando i positivi di questa settimana con quelli della settimana scorsa c’è un saldo negativo“. Infine, il virologo ha sottolineato che bisogna ancora attendere gli effetti più tardivi e tristi dei casi complicati, perché chi viene contagiato oggi ha la probabilità, ma per fortuna sempre meno grazie alla variante Omicron, di avere dei problemi nei giorni o nelle settimane successive.

Ordine medici: “Trattiamo già pandemia come un’influenza

Stiamo già trattando la pandemia come un’influenza”. Questo quanto affermato, alla redazione Adnkronos Salute, dal presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei medici, Filippo Anelli. Il presidente della Fnomceo ha poi aggiunto che questo avviene in molti casi, per esempio, nei soggetti che hanno ricevuto la terza dose del vaccino, la malattia viene gestita in maniera ordinaria. In tal senso sono stati modificati i criteri di quarantena, circostanza che le ha rese più gestibili.


Anelli ha poi chiosato che se si vuole uscire da questa emergenza che ha colpito il Paese bisogna stimolare maggiormente le terze dosi del vaccino.

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