Un incubo senza fine per Kiev, di nuovo sotto cyber attacco. L’intelligence di USA e Ucraina puntano il dito contro la volontà monopolistica di Mosca.
Kiev di nuovo sotto cyber attacco: è successo nella notte tra giovedì 13 e venerdì 14 gennaio. La notizia è stata annunciata dalle autorità locali. Stando a quanto si apprende dalle fonti ufficiali riportate dalla Reuters, il massiccio attacco informatico non è stato rivendicato: nel mirino dell’aggressione in rete su larga scala vi sono numerosi siti del governo ucraino. Secondo le stime ufficiali sono stati colpiti almeno 70 portali e diversi ministeri; tra questi si contano quello degli Affari esteri, dell’Unità di crisi, dell’Istruzione e della Scienza. “Il sito ufficiale del Ministero dell’Istruzione e della Scienza è temporaneamente chiuso a causa dell’attacco globale avvenuto nella notte tra il 13 e il 14 gennaio.“, si legge dalla pagina ufficiale Facebook di quest’ultimo.
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“Abbiate paura perché la vostra privacy è stata violata…”
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Il massiccio attacco hacker arriva dopo l’ultimo round dei deludenti colloqui tra Mosca e l’Occidente. Programmati per garantire l’equilibrio in Europa e prevenire la scintilla di un possibile conflitto armato al centro dell’Unione, anche questa volta le trattative tra il Cremlino e la Nato si sono rivelate fallimentari. Concluso in un nulla di fatto al pari delle precedenti, il confronto tra i due blocchi non ha apportato alcuna svolta alla crisi ucraina. Al contrario, il braccio di ferro si inspessisce mentre inizia a pesare la tensione al confine. D’altra parte, il monito dell’Osce non è rassicurante. Dopo l’avviso di “alto rischio di guerra d’Europa”, il “più grande degli ultimi 30 anni“, la situazione tra Kiev e Mosca sembra essere a un punto di non ritorno.
In tale contesto non sorprendono le ipotesi avanzate da parte dell’intelligence degli USA e dell’Ucraina. Seppur non rivendicato, il massiccio attacco hacker sembra essere l’estensione virtuale dell’aggressione di Mosca nei confronti dell’ex satellite ucraino. “È stata una prova generale prima della battaglia.” – così il capo dell’intelligence ucraina Ivan Bakanov ha bollato il massiccio attacco informatico ai siti governativi nella notte tra il 13 e 14 gennaio – “La Russia ha tentato di paralizzare il nostro sistema di controllo. La qualità delle infrastrutture digitali è sempre stata considerata uno degli elementi di attrattiva degli investitori stranieri. Se mettono in ginocchio la nostra economia, non avranno problemi a invaderci.”
Il messaggio degli hacker riporta delle minacce alla popolazione ucraina. Il contenuto, scritto in ucraino, polacco e russo, riporta “abbiate paura perché la vostra privacy è stata violata e tutti i dati personali sono stati resi pubblici.”