Un uomo è stato arrestato con l’accusa di aver ucciso la suocera disabile: i fatti sono avvenuti lo scorso venerdì 14 gennaio a Latina.
Nadia Bergamini, una donna di 70 anni e con problemi di salute, sarebbe stata trovata agonizzante all’interno della propria abitazione di Latina lo scorso venerdì 14 gennaio. La donna condivideva l’appartamento con la figlia Stefania ed il genero Antonino Zappalà. Proprio quest’ultimo, adesso, sarebbe stato arrestato con l’accusa di omicidio. La donna, infatti, nonostante le cure prestategli in ospedale non ce l’avrebbe fatta. L’ipotesi è che l’uomo l’abbia brutalmente percossa alla testa.
Latina, uomo arrestato per l’omicidio della suocera disabile: l’avrebbe percossa alla testa
Rientrata in casa avrebbe rinvenuto la madre con problemi di deambulazione agonizzante in terra. Così Stefania si sarebbe precipitata a chiamare un’ambulanza pensando ad un malore. Salite a bordo del veicolo, però, sarebbe stato subito chiaro che non poteva essersi trattato di una fatalità.
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Stando a quanto riporta la redazione di Latina Today, i medici avrebbero diagnosticato alla 70enne un vasto ematoma cerebrale nel corso di un intervento chirurgico d’urgenza. Purtroppo, però, a causa della gravità della ferita e delle già precarie condizioni di salute della donna, ogni tentativo di salvarle la vita è stato vano.
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Secondo una prima ricostruzione operata dagli inquirenti, la donna sarebbe stata colpita alla testa, perdendo i sensi e cadendo rovinosamente a terra. Ma da chi? I sospetti al momento sono tutti concentrati sul genero Antonino Salvatore Zappalà, 44enne di origini siciliane, ora detenuto presso un carcere in Campania.
Gli agenti, intervenuti presso l’appartamento di via Casorati dopo la segnalazione dei medici alla Questura, avrebbero riferito che l’uomo non sembrava presente a sè stesso e che aveva un atteggiamento decisamente aggressivo. Inizialmente le ipotesi di reato lui ascritte erano di resistenza a pubblico ufficiale e lesioni gravissime a danno della suocera. Tuttavia all’esito del decesso la sua posizione si sarebbe aggravata.
La salma di Nadia Bergamini è adesso a disposizione dell’autorità giudiziaria che nelle prossime ore ha disposto venga eseguita l’autopsia. L’appartamento in cui i tre vivevano è stato, invece, posto sotto sequestro. Secondo quanto riporta Latina Today, in famiglia non si erano verificati altri episodi violenti.