Il Ministero della Salute, nella giornata di oggi lunedì 17 gennaio, ha comunicato i numeri dell’epidemia da Covid-19 in Italia tramite bollettino.
Aggiornato lo stato dell’epidemia da coronavirus diffusasi in Italia da quasi due anni. Stando al bollettino di oggi del Ministero della Salute, i casi di contagio complessivi sono 8.790.302, ossia 83.403 unità in più rispetto a ieri a fronte di 541.298 tamponi effettuati nelle ultime 24 ore. Risultano ancora in crescita i soggetti attualmente positivi che ammontano a 2.555.278 (+6.421), così come i ricoveri nei reparti di terapia intensiva: 1.717 in totale e 26 in più di ieri. I guariti dall’inizio dell’emergenza sono 6.093.633 con un incremento di 76.679 unità rispetto a ieri. Si aggrava il bilancio dei decessi con 287 morti registrati nelle ultime 24 ore che hanno portato il totale a 141.391.
Secondo l’aggiornamento del Ministero della Salute, diramato nel pomeriggio di ieri, i casi di contagio dall’inizio dell’emergenza ammontavano a 8.706.915. Saliva anche il dato dei soggetti attualmente positivi ieri pari a 2.548.857, così come quello dei pazienti ricoverati in terapia intensiva: 1.691 in totale. Le persone guarite complessivamente erano 6.016.954. Purtroppo il bilancio dei decessi totale in Italia saliva a 141.104.
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Stando al bollettino di sabato, il dato delle persone risultate positive al virus dall’inizio dell’emergenza era aumentato a 8.549.450. In salita i soggetti attualmente positivi che erano pari a 2.470.847. Diminuivano invece i ricoveri in terapia intensiva che contavano 1.677 pazienti. Il dato dei guariti era giunto a 5.937.747. Purtroppo saliva ancora il bilancio dei decessi che raggiungeva il totale di 140.856 unità.
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La variante Omicron avrebbe contribuito all’incremento dei contatti in tutto il mondo. La sua elevata trasmissibilità sarebbe, difatti, alla base di tale circostanza. Ed è così che nel nostro Paese, dati alla mano, ieri sono stati superati i 2,5 milioni di attualmente positivi. Con ogni probabilità, riportano i colleghi della redazione dell’Ansa, entro la fine dell’anno quasi tutta la popolazione potrebbe avere un contatto con il virus. Lo avrebbe affermato anche Hans Kluge, a capo dell’Oms Europa.
Ed è proprio per questo che bisogna spingere il piede sull’acceleratore delle vaccinazioni, l’unica arma per evitare manifestazioni gravi della malattia e decessi. Proprio questo farà la differenza. E la popolazione pare averlo ben capito. Secondo i dati forniti dal Ministero della Salute sarebbero state solo nell’ultimo periodo 685mila le prime dosi somministrate.
Il Governo ha già operato un grande cambiamento in tema di quarantena. Coloro i quali hanno ricevuto la dose booster o comunque sono guariti o hanno completato il ciclo vaccinale da meno di 120 giorni, se a contatto con positivi dovranno osservare solo un periodo di autosorveglianza. Alla comparsa di eventuali sintomi eseguire un tampone.
Il sottosegretario Andrea Costa, però, – riporta la redazione di Tgcom24– avrebbe affermato che nuove regole sono in procinto di essere adottate. Per i vaccinati si intende. Una serie di semplificazioni “per tutti coloro che hanno rispettato in maniera fedele restrizioni e regole” ai quali il Governo deve “offrire uno scenario diverso“.
L’obbiettivo adesso è quello di instaurare una convivenza con il virus. Basta tamponi agli asintomatici. Se si vuol davvero tornare alla normalità, bisogna poter circolare liberamente con tutte le cautele del caso ed applicando le norma di prevenzione. Costa ha proseguito affermando che appena si entrerà nella cosiddetta fase endemica le quarantene andranno ridotte e ciò per scongiurare che l’intero Paese vada in blocco.
Per semplificare le procedure di rilascio di certificati di quarantena ed isolamento il Piemonte avrebbe attivato un servizio di messaggistica che avvertirà chiunque sia entrato a contatto con un positivo. All’esito del periodo prescritto, al soggetto destinatario della comunicazione sarà inviato un altro messaggio con un modulo per eseguire il tampone di uscita.
Un sistema, quindi, per uscire dalla burocrazia e dalle lungaggini che in questo momento stanno attanagliando milioni di italiani. Le autorità sanitarie a causa dell’elevato numero di contagi stanno riscontrando non poche difficoltà.
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