Commissione Europea, arriva la decisione su gas naturale ed energia nucleare

La sostenibilità ambientale fa un passo avanti e accetta gas e nucleare come fonti verdi e mezzi di transizione per ridurre il cambiamento climatico.

(Markus Distelrath – Pixabay)

È arrivato il via libera della Commissione Europea in fatto di fonti energetiche. Il gas naturale e l’energia nucleare entreranno a far parte della tassonomia “verde” secondo criteri di sostenibilità molto rigidi e precisi che dovrebbero garantire un futuro più green. Il regolamento sarà fondamentale per indicare quali attività possono essere considerate sostenibili e quindi rispettose per l’ambiente, e quali invece debbono classificarsi come inquinanti. Per il momento è solo una bozza, consegnata al Parlamento e al Consiglio dell’Unione Europea. Questo favorirebbe una nuova strategia finanziaria che sta provocando non poche polemiche.

Il gas e il nucleare diventano fonti verdi sostenibili

Nucleare
(Albrecht Fietz – Pixabay)

La Commissione Europea è sempre più proiettata verso una sostenibilità ambientale forte che riesca a coinvolgere tutti i paesi membri. Il gas e nucleare verranno, infatti, inseriti nella lista di attività in grado di ridurre i cambiamenti climatici in atto, diventando ottimi strumenti per facilitare la transizione ecologica.

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Quali sono i criteri chiari e rigorosi per cui si possa parlare di gas e nucleari come fonti verdi? Dalle regole ipotizzate dalla Commissione Europea per il gas naturale emerge che le nuove centrali dovranno produrre un livello di emissioni inferiore ai 270 grammi di CO2 per kilowattora, anche se gli esperti suggerivano una soglia più bassi, di circa 100 grammi. Inoltre si è parlato anche di autorizzare la costruzione di nuove centrali funzionanti solo se la richiesta delle stesse sarà pervenuta entro il 31 dicembre 2030. La loro capacità produttiva non dovrà essere superiore al 15% rispetto a quelle precedenti e gli impianti nuovi dovranno adeguarsi ad una produzione con gas a basse emissioni. Infine dal 2026 le centrali dovranno impiegare almeno il 30% di gas rinnovabili, come ad esempio l’idrogeno verde o il biogas, fino ad arrivare al completamento della transizione entro la fine del 2035.

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Centrale nucleare
(Getty Images)

Per ciò che concerne l’energia nucleare non vi è al momento nessuna indicazione precisa. Quello che è certo è che possono definirsi “verdi” gli impianti che riescano a delineare con chiarezza il piano di sviluppo, le modalità di utilizzo dei fondi e dei siti per lo stoccaggio delle scorie prodotte. Tutti i permessi saranno pronti entro il 2045.

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