L’incubo continua a scuotere le isole di Tonga dopo le eruzioni del vulcano sottomarino e i conseguenti tsunami: 3 vittime accertate.
Sono 3 le vittime finora accertate dopo l’eruzione del vulcano sottomarino Hunga Tonga-Hunga Hàapai, nelle acque del Pacifico meridionale. Sono passati almeno 4 giorni dalla prima esplosione; eppure, l’attività vulcanica è più accesa che mai e non accenna ad arrestarsi. Stando a quanto si apprende dai principali media internazionali, le isole di Tonga – arcipelago polinesiano di 169 isole, di cui solo 36 abitate – sono letteralmente sparite dal mondo a seguito dell’ennesima eruzione seguita dall’inevitabile tsunami. I decessi legati al tragico cataclisma sono la britannica Angela Glover e altri due residenti locali.
TI POTREBBE INTERESSARE ANCHE >>> Scontro fatale sulle Alpi: bimba di 5 anni investita e uccisa da uno sciatore
Eruzione isole di Tonga tra blackout e assenza totale delle linee telefoniche e di Internet
Visualizza questo post su Instagram
NON PERDERTI >>> Caso Epstein, Ghislaine Maxwell: sentenza per il 28 giugno
Non si arresta l’attività del vulcano Hunga Tonga-Hunga Hàapai nel Pacifico meridionale. Alcuni giorni di eruzione e tsunami sono stati sufficienti per spazzare via il regno polinesiano di Tonga dal resto del mondo, in particolare due piccole isole più periferiche, le più colpite dall’esplosione sottomarina. La triste notizia è stata confermata dalle autorità locali, le cui fonti ufficiali riportano l’effettiva distruzione di tutte le abitazioni su un atollo mentre se ne contano solamente due, le uniche rimaste in piedi, sull’altro. L’ingente quantità di cenere depositata a terra è tale da rallentare sensibilmente le attività di soccorso.
Stando a quanto si apprende da fonti governative, le imbarcazioni promesse dalla Marina neozelandese per i soccorsi raggiungeranno la destinazione, a circa 2.300 chilometri a nord della Nuova Zelanda, non prima di 3 giorni di navigazione. Dopo oltre 4 giorni di eruzione, la prima lo scorso sabato (15 gennaio), il vulcano sottomarino non dà tregua all’arcipelago della Polinesia, costantemente scosso da nuove esplosioni sotto il livello del mare e conseguenti tsunami. Paragonato all’eruzione del vulcano filippino Pinatubo, il cataclisma è stato bollato come la peggiore eruzione vulcanica degli ultimi 30 anni e oltre registrata sull’intero Pianeta. Le immagini satellitari mostrano l’annebbiato aspetto delle isole Ha’pai oggi, svanite sotto l’immenso deposito di cenere vulcanica.
Al momento si teme per la contaminazione dell’acqua e delle riserve alimentari; mentre tra i danni accertati ci sono diversi blackout e la totale assenza di linee telefoniche e di Internet.