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Cronaca

Dottoressa massacrata e derubata sotto casa: “città ormai invivibile”

La vittima del furto con aggressione è Chiara Lanza Volpe, giovane dottoressa brutalmente assalita venerdì notte 14 gennaio.

Polizia (Getty Images)

Ancora una volta, la menzione di Napoli associa la spettacolare città all‘ennesimo episodio di violenza. La vittima della brutale aggressione avvenuta nella serata dello scorso venerdì, 14 gennaio, è Chiara Lanza Volpe. La giovane dottoressa di origini siciliane è stata massacrata e derubata sotto casa, proprio nel capoluogo campano che tanto ama, ma che ormai, stando a quanto riporta il notiziario locale Napoli Today, “è diventato invivibile.” L’appello di Chiara è rivolto alle istituzioni.

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Massacrata e derubata: in 5 giorni le è successo di tutto

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Il mio appello si rivolge a chi ai piani alti controlla questa città. Ecco, questa città che io ho sempre amato, è diventata totalmente invivibile.“, scrive la giovane dottoressa. Secondo quanto riferisce Napoli Today, in soli 5 giorni le è accaduto di tutto: prima il furto del cellulare; in seguito, una brutale aggressione per rubarle un vecchio cellulare mal funzionante. Massacrata di botte, strattonata e picchiata a forza di calci e pugni a pochi passi dalla sua abitazione un’aggressione tanto brutale quanto immotivata lascia l’intera comunità ancora sconvolta per l’accaduto. Ed è proprio l’agghiacciante violenza, “[…] la cattiveria con cui è stata buttata a terra, presa a calci e strattonata” a lasciarla sbigottita.

La triste vicenda è stata raccontata dalla stessa Chiara Lanza Volpe attraverso un post su Facebook. Nel contenuto del messaggio, la vittima si confessa scossa e arrabbiata per l’accaduto.  “Ma sto bene. Lo dico per non farvi preoccupare; i lividi passano. Ho voluto scrivere questo post per condividere la mia esperienza”. L’allarme al 113 è squillato nel cuore della notte da una pattuglia dell’Esercito. Il messaggio social della ragazza si conclude con l’immenso dispiacere verso la città che ha sempre amato, ma che è ormai invivibile. “Io lavoro dalla mattina alla sera e alla notte e alla mattina successiva, e non mi fermo Mai. Mi lascio libera una sera a settimana, per svagarmi.” A seguire il suo appello rivolto alle istituzioni.

Polizia (Getty Images)

“Spero che questo post possa girare e questa mia denuncia arrivi a chi di dovere, quindi condividete se potete, perché forse è l’unica speranza che abbiamo per riprendere una città totalmente allo sbaraglio.”

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