Paolo Calissano, l’ex fidanzata Fabiola racconta la verità sulla morte dell’attore: non è andata come tutti pensano.
Quando Paolo Calissano è morto la maggior parte del pubblico ha pensato che si fosse trattato di un suicidio. La fidanzata Fabiola Palese, però, non è mai stata d’accordo con l’ipotesi, e oggi ha deciso di raccontare la verità ai giornalisti de Il Messaggero.
Paolo Calissano, la morte raccontata da chi lo conosceva bene
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Fabiola ha confermato le voci che raccontavano della malattia di Paolo, che da parecchi anni soffriva di depressione. La malattia purtroppo colpisce parecchi personaggi famosi: gestire la vita pubblica non è sempre facile, ma Fabiola è sicura che il suo fidanzato non si sarebbe mai tolto la vita volontariamente: dopo la lunga assenza dal mondo dello spettacolo, ha raccontato, Calissano era pronto a liberarsi dallo stereotipo della droga e riconquistare la propria vita. Fabiola ha raccontato: “Paolo non si è suicidato. Non era da lui. Aspettava un’altra chance. Il mondo dello spettacolo gli aveva voltato le spalle, ma lui voleva un’occasione di riscatto che nessuno gli ha concesso”.
Alcuni dettagli più tecnici, inoltre, infittiscono la morte dell’attore di dubbi non trascurabili: “La serratura non aveva le mandate inserite. In quella casa entravamo solo io e il domestico, ma lo verificheranno le indagini”. L’attore, però, ultimamente si era lasciato andare di nuovo, e da poco aveva rincominciato a prendere farmaci: “Non usciva quasi più, si era lasciato andare… forse era tornato a prendere le benzodiazepine in dosi massicce per dormire. In queste ultime settimane era andato molto giù, le feste di Natale lo angosciavano amplificando la sua solitudine”.
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Secondo la donna sarebbe stato questo passo indietro ad uccidere il fidanzato: “Io penso che abbia fatto qualche pasticcio con i medicinali, un bombardamento di psicofarmaci, ma non per togliersi la vita” ha spiegato ai giornalisti.