L’Ucraina è sempre meno sola di fronte all’incombente offensiva russa: i nuovi aiuti militari provengono dagli USA e dai Baltici.
Non si allenta la tensione al confine tra Kiev e Mosca. La situazione sulla linea che separa la Federazione Russa e l’ex satellite ucraino è a un punto di non ritorno. L’incombente offensiva russa non indietreggia di un sol passo, costringendo l’Occidente all’immediata mobilitazione militare in caso di effettiva invasione. La preoccupazione internazionale aumenta progressivamente e si è acuita a seguito del rifiuto totale del Cremlino di fronte alla piena apertura di Usa e Nato alla diplomazia. Di fronte all’ennesimo fallimento dei colloquio tra Russia e Nato, il blocco occidentale ha annunciato il pronto intervento a fianco dell’Ucraina.
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Tensione Russia-Ucraina: l’aiuto di Usa e Paesi Baltici
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Il 20 gennaio, l’ok degli Usa alla richiesta dei Baltici; oggi, il nuovo annuncio di Washington. Dopo l’approvazione dell’invio di aiuti militari, gli Usa hanno confermato l’invio di rinforzi, tra cui munizioni, a Kiev in caso di effettiva invasione russa. Stando alle dichiarazioni ufficiali, la scorsa notte Kiev ha accolto sul suo territorio un aereo cargo statunitense. Secondo quanto riferito dall’ambasciata americana in Ucraina su Twitter, il velivolo è atterrato con 90 tonnellate di materiali: “Il primo carico per l’assistenza all’Ucraina recentemente deciso dal presidente Joe Biden è arrivato stasera. Il carico include circa 90 tonnellate di materiali letali, tra cui munizioni per i difensori dell’Ucraina in prima linea.”
Gli aiuti arrivano anche dai Paesi Baltici, le cui autorità hanno annunciato l’invio di missili anticarro e antiaerei sul suolo ucraino. La spedizione, approvata lo scorso giovedì dagli Stati Uniti, coadiuverà le milizie a fronteggiare la potenziale e preoccupante offensiva militare russa. Il Cremlino acuisce la tensione generale, rispondendo alle iniziative occidentali con minacce di “conseguenze più gravi” in caso di inosservanza da parte di Washington sulle richieste di garanzia di sicurezza avanzate da Mosca. Tuttavia, il messaggio del segretario di Stato Usa Antony Blinken è chiaro: la Federazione Russa non deve invadere l’Ucraina e deve fornire prove sufficienti sulla totale assenza di tale volontà.
Gli Stati Uniti ribadiscono le loro intenzioni: gli Usa reagiranno in caso di effettiva aggressione russa sul territorio ucraina, “anche non militare.”