Ecco come scoprire se la tendenza ad ansimare del proprio gatto è un semplice riflesso delle proprie attività e necessitudini fisiologiche, oppure sintomo di una patologia.
Nonostante ciascun esemplare di gatto sia di per se stesso portato ad ansimare apparentemente più del dovuto rispetto agli esseri umani. Per via di proprie abitudini o caratteristiche fisiologiche. Talvolta, dietro ad un simile riflesso, potrebbero celarsi i sintomi di una più grave patologia.
Per scoprire la differenza tra la neutra tendenza ad ansimare del gatto, strettamente relativa alle attività fisiche da lui svolte, oppure alla sua eventuale associazione con disturbi più allarmanti, bisognerà elencare quali siano le diverse cause di un respiro affannoso. Tentare nel mentre con rimedi specifici. Ed infine analizzare sotto le lenti degli esperti in materia la sua possibile correlazione con l’insorgenza di alcune patologie.
Gatto non smette di ansimare: cause, monitoraggio e rimedi al respiro affannato
Solitamente i gatti, favorendo per natura una respirazione nasale nella loro routine quotidiana, avranno la necessità di respirare a bocca aperta soltanto in circostanze ben specifiche. Fra queste: un’attività fisica prolungata, temperature interne o esterne dal loro habitat al di sopra della norma, un peso eccessivo, oppure a seguito di una situazione di forte spavento. Ciascuna di tali situazioni è però destinata a ricoprire un arco temporale ben preciso. Ed al termine del quale il gatto sarà spontaneamente in grado di tornare alla corretta ossigenazione. Importante, in questi frangenti, è assicurarsi di tranquillizzare quanto possibile il gatto. E mantenere una corretta alimentazione ed idratazione.
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Qualora, invece, il respiro affaticato dell’esemplare tendesse a prolungarsi nel tempo, oppure a presentarsi in maniera costante ed in occasioni non inerenti a quelle precedentemente elencate, allora l’affanno potrebbe essere interpretato come primo sintomo di ulteriori problematiche.
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Le patologie variano dalle più comuni e meno preoccupanti, ad altre più gravose per il loro organismo. In primis come fonte di tale disfunzione potrebbe esserci la riduzione dei globuli rossi, ovvero l’anemia. Oppure di un disturbo strettamente legato all’apparato respiratorio. Quale: l‘asma. Fra le altre ipotesi potrebbe anche trattarsi di una più banale, ma non meno insidiosa, intossicazione alimentare, ed infine a varie disfunzioni dell’apparato cardiaco.
In tal caso, per risolvere in maniera più sicura tali problematiche, sarà opportuno rivolgersi al proprio veterinario di fiducia per una visita mirata e più approfondita.