Sale ad almeno 154 vittime il bilancio dei violenti scontri tra combattenti dell’Isis e forze curdo-siriane.
Un’escalation di violenza senza fine. Siamo nella città di Hasaka, in Siria, epicentro da quattro giorni di ininterrotti scontri tra i combattenti dello Stato Islamico (ISIS) e le forze curdo-siriane coadiuvate via aerea dagli Stati Uniti. Non si arresta neanche il bollettino dei decessi legati ai violenti assalti. L’ultimo bilancio rilasciato dall’Osservatorio nazionale per i diritti umani conferma 152 vittime accertate. Lo scontro a fuoco è esploso lo scorso giovedì, 20 gennaio, con l’assalto degli insorti jihadisti alla prigione di Ghweiran. Attualmente Forze Democratiche Siriane (SDF) e coalizione anti-ISIS di arabi e curdi stanno combattendo per ristabilire l’ordine.
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Detenuti jihadisti in fuga e confusi tra i residenti locali
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Hasaka è sotto attacco da quattro giorni. La città nel nord-est della Siria non conosce tregua a causa degli intensi scontri tra i combattenti dello Stato Islamico (ISIS), le Forze Democratiche Siriane (SDF), coadiuvate dagli Stati Uniti con continui bombardamenti e attacchi aerei, e la coalizione anti-ISIS di arabi e curdi. Gli scontri sono scoppiati lo scorso giovedì, 20 novembre, a seguito dell’apertura del fuoco da parte dell’organizzazione jihadista al carcere di Gweiran. Il centro detentivo detiene circa 3.500 prigionieri considerati dai curdi membri affiliati all’ideologia dello Stato Islamico. Il bilancio dei decessi legati agli ostinati scontri a fuoco nel nord-est del Pasese sale a 154 morti.
Il bollettino è stato confermato dall’Osservatorio nazionale per i diritti umani. Un dato che tuttavia, secondo quanto precisato dalla stessa istituzione, resta provvisorio e destinato a crescere con l’avanzare delle ore. Stando a quanto si apprende dalla fonte ufficiale, tra le vittime si contano 102 miliziani e detenuti filo-jihadisti uccisi, 45 tra guardie carcerarie e miliziani curdi; 7 al momento i civili. Secondo quanto riportano i principali media internazionali, al momento le forze curdo-siriane stanno combattendo a fianco degli Stati Uniti e si preparano all’assalto finale per prendere in mano la gestione del carcere di Ghweiran. Nei violenti scontri molti jihadisti sono riusciti a fuggire dal centro penitenziario confondendosi tra residenti e civili.
L’informazione trova risonanza nel comunicato ufficiale delle autorità locali. La fonte ufficiale annuncia anche l’imposizione del coprifuoco valido per l’intera città.